
Un richiedente asilo afghano di 27 anni è stato neutralizzato dalla polizia durante un'operazione a Wangen, a est di Stoccarda. L'uomo aveva minacciato gli agenti con un coltello ed era riuscito anche a colpirne uno, un ufficiale, che attualmente versa in gravi condizioni ma non sarebbe in pericolo di vita. L'attacco è avvenuto quanto gli agenti lo hanno raggiunto con un ordine di comparizione emesso dalla Procura di Ulm, nello stesso Baden, per l'esecuzione di una pena detentiva per un reato di aggressione.
A eseguire l'arresto, come da prassi, sono stati mandati due agenti di polizia, che hanno bussato all'indirizzo noto dello straniero, trovandolo presso il suo domicilio. A quel punto, trovandosi davanti i poliziotti, l'afghano ha estratto un coltello e ha cercato di colpirli, probabilmente per coprirsi la fuga e cercare di far perdere le sue tracce. A quel punto, gli agenti hanno sparato e lo hanno colpito. Nonostante i tentativi di rianimazione, è morto sul posto prima che potesse essere trasportato in ospedale. "Ho sentito più di cinque colpi, ho pensato che fossero petardi", ha dichiarato una residente che vive non molto lontano dalla residenza dell'afghano. "In questo Paese non si attaccano i poliziotti con un coltello. Chi attacca un poliziotto con un coltello rischia la vita", ha dichiarato il ministro dell'Interno del Baden-Württemberg, Thomas Strobl, esponente della CDU.
Nel 2025, stando al sindacato di polizia, gli agenti hanno già sparato 7 volte solo nel Baden-Württemberg. Circa due mesi fa, ad aprile, la polizia ha ucciso con diversi colpi un uomo a Hilzingen, vicino al confine svizzero.
In quel caso il soggetto successivamente neutralizzato aveva cercato di colpire i poliziotti con un'ascia. Pochi giorni prima, a Schramberg, località a sud-ovest di Tubinga, un agente ha sparato a un altro uomo che ha puntato un'arma da fuoco contro gli agenti e non l'ha abbassata nemmeno dopo ripetute richieste.