Cultura e Spettacoli

La terza dimensione entra in sala è l’ora dei film con gli occhiali

Le major Usa si buttano nelle produzioni in 3-D e ripropongono i loro classici nel nuovo formato. In due anni solo la Disney sfornerà 10 titoli

La terza dimensione entra in sala è l’ora dei film con gli occhiali

E se quel famoso Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat fosse stato in tre dimensioni? Panico e sorpresa sarebbero stati doppi e tripli, e forse i fratelli Auguste e Louis Lumière avrebbero passato il resto dei propri giorni a pagare i danni agli spettatori contusi, in fuga dalla sala. E forse, chissà, il cinema non sarebbe mai nato. Un’iperbole? Certo, ma che forse serve a far capire come ogni invenzione si meriti un’epoca, e viceversa.

Ecco perché, dopo i primi passi pionieristici e un po’ goffi del cinema tridimensionale negli anni Cinquanta (quasi sempre film dell’orrore, a cominciare dal cult Il mostro della Laguna Nera di Jack Arnold, 1954), dopo il revival dimenticabile degli anni Ottanta (forse qualcuno ricorda Lo Squalo 3 da godersi, si fa per dire, con gli occhialini rossi e verdi?), è solo oggi che la macchina dei sogni, confortata dai progressi digitali, sembra abbracciare senza remore il 3-D.

Oggi, fare riprese in 3-D (catturando la medesima immagine da due angolature leggermente diverse per vederla poi attraverso lenti «polarizzate», tali cioè che ciascuna lente fa vedere una sola delle due immagini) è molto più economico, dal momento che, tra le altre cose, non si sprecano più chilometri di pellicola. Le major cinematografiche hanno cominciato a sentire il pungente profumo che le manda fuori di testa, quello della pecunia, e intendono giocarsi la carta della tridimensionalità senza remore.

Basta guardarsi attorno: dopo la riedizione 3-D di Night Before Christmas di Tim Burton e l’arrivo di due titoli Disney fatti su misura per i giovanissimi come Hannah Montana & Miley Cyrus e Bolt, è appena giunto nelle sale Viaggio al centro della Terra 3D di Eric Brevig, spettacolare film d’avventura (distribuito in Italia da 01 Distribution) che vede un muscoloso Brendan Fraser prendere a sportellate, senza troppi sensi di colpa, il classico di Giulio Verne e, già che c’è, la mitica versione cinematografica diretta da Henry Levin, protagonista James Mason.

Accompagnato da un ragazzino (Josh Hutcherson) annoiato dalla vita di tutti i giorni e da una giovane islandese (Anita Briem, realmente islandese) - che con la sua avvenenza fa un ottimo spot turistico alla propria isola - l’Eroe finisce nelle viscere della terra, dove un mondo parallelo ce la mette tutta per spaventare, a colpi di 3-D, lo spettatore.

Ganasce di dinosauri che escono dallo schermo, dita puntate a spettinare, quasi, chi è seduto in poltrona, volatili che planano in sala nello stupore generale. Insomma, molto più salutare farsi un viaggio al centro della terra di questo tipo, che calarsi l’Lsd di beatlesiana memoria, questo è certo. Anzi, il rock di oggi sembra proprio dire al suo pubblico: se dovete farvi di qualcosa, fatevi di 3-D. Basti sapere che gli irlandesi U2 a febbraio presenteranno nelle sale inglesi il filmato in 3-D di un loro concerto tratto dal «Vertigo Tour».

Tornando al cinema, James Cameron, il regista di Titanic, è già al lavoro per vestire a tre dimensioni il suo fantascientifico Avatar da 200 milioni di dollari, mentre un produttore dalle spalle larghe come Jeffrey Katzenberg, sodale di Steven Spielberg, sembra folgorato sulla via di Damasco (che non a caso comincia per D): tutti i film Dreamworks usciranno in 3-D, dice lui. In 3-D sono attesi Tin Tin di Steven Spielberg e Peter Jackson, il thriller Final Destination 4 e Cleopatra di Steven Soderbergh, musical rock da 30 milioni di dollari dedicato alla sensuale regina egizia e al suo amore con il romano Marco Antonio.

L’animazione, poi, con il 3-D intende scatenare una vera e propria rivoluzione. La Disney ha già fatto sapere che ci butterà anima e corpo per le presenti, future e passate realizzazioni: nel 2010 giungerà nelle sale il classico del 1991 La Bella e La Bestia in 3-D, e questo è solo uno dei dieci titoli che la Casa del Topo pubblicherà da qui a due anni: a tre dimensioni vedremo Jonas Brothers Concert Movie (febbraio), Up (maggio), G-Force (luglio), Toy Story (ottobre), A Christmas Carol di Zemeckis, starring Jim Carrey (novembre), Toy Story 2, Alice in Wonderland di Tim Burton, Toy Story 3, Step Up 3.

Forse, per il cinema con gli occhiali, è la volta buona.

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