Terza età, vivere in residenza ma sentendosi «quasi a casa»

In Italia è fortemente sentita l'esigenza di avere delle strutture in grado di ospitare persone che, nel loro percorso esistenziale, si sono imbattute, e non necessariamente a tarda età, in malattie degenerative che sono causa di disabilità sia fisiche sia psichiche.
Dopo quasi vent'anni di esperienza e di sviluppo, uno dei principali gruppi a livello nazionale nell'ambito dei servizi residenziali per anziani è il Gruppo La Villa Spa, un'azienda che, con sede a Firenze, opera nel settore socio-sanitario-assistenziale. Mettendo a disposizione oltre 1.800 posti letto, dislocati in varie regioni come Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Toscana e Liguria, La Villa Spa persegue l'obiettivo di offrire un servizio a un'utenza fragile e svantaggiata diventando punto di riferimento importante anche per i familiari degli ospiti, costantemente seguiti e supportati in strutture con standard di qualità ed efficienza elevati.
La Villa Spa offre servizi differenziati a seconda delle esigenze del paziente, vantando di nuclei protetti anche per ospiti affetti da Alzheimer e demenze, quindi con gravi disturbi della sfera psichica e neurologica, senza trascurare i reparti dedicati ai pazienti in stato vegetativo o le persone colpite da malattie degenerative o con gravi disabilità (in Lombardia, le Rsa Foscolo di Guanzate e Leopardi di Legnano sono tra le prime in Italia che, grazie a reparti protetti a elevata specializzazione, puntano a migliorare la qualità della vita). La Villa offre la possibilità di usufruire dei Centri diurni integrati per anziani, realizzati per migliorare le condizioni dell'ospite, garantendogli assistenza e alleviando, nel contempo, i disagi della sua famiglia. Anita Costanzo, direttrice di ricerca, progettazione e sviluppo del Gruppo La Villa, è promotrice, di «Quasi a Casa» il progetto inserito nel percorso di sperimentazione finanziato da Regione Lombardia, in sinergia con la Asl di Como e le Aziende Ospedaliere.


«È fondamentale che esista questa collaborazione tra pubblico e privato - spiega -; le nostre sono strutture private accreditate, ovvero rispondono a requisiti strutturali e gestionali più severi, sono soggette a maggiore vigilanza e garantiscono maggiori livelli di qualità».

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