Terzo Polo Sul Medio Levante l’Udc dà il benservito a Musso

Tra Medio Levante e amministrative del prossimo anno l’Udc entra a piedi uniti nella crisi del Municipio VIII dove il centrodestra sta lavorando per individuare il successore di Pasquale Ottonello alla carica di presidente. Lo fa con Maurizio Casalegno, capogruppo Udc nella ex circoscrizione di Foce e Albaro, nonché commissario cittadino dello scudocrociato che sceglie di prendere «le distanze politiche dalla decisione del senatore Musso e della sua Fondazione Oltremare di appiattirsi sulle posizioni di Pdl e Lega». Non solo, visto che il commissario continua sottile ma pungente con un inciso laconico «consapevoli che tale decisione potrebbe creare un precedente per le elezioni amministrative 2012». Il che starebbe a significare l’Udc con il senatore mai.
Facendo un passo indietro: lunedì Musso era intervenuto per smentire la candidatura di Rosanna De Luca (L’Altra Genova) alla carica di minisindaco dicendo che doveva essere il Pdl a indicare il nome del dopo Ottonello. Nel frattempo Casalegno faceva sapere di essere pronto a sostenere sia De Luca sia il liberale Beppe Damasio alla guida del Municipio «per non ricadere nei vecchi schemi politici». Ora Casalegno accusa Musso di voler affossare la nascita di un terzo polo responsabile che possa guardare oltre il vecchio bipolarismo, in sostanza sottolineando quanto già ha sostenuto in passato dal coordinatore regionale del suo partito Rosario Monteleone: «Musso non sarà il candidato del Terzo Polo». Ma questi del Terzo Polo forse una riunione tra loro dovrebbero farsela visto che se dall’Udc si dice «no» al senatore uscito dal Pdl, Futuro e Libertà per l’ennesima volta lo conferma come candidato in pectore alla corsa di sindaco: «Rispetto alle scelte di Musso a livello parlamentare - spiega la coordinatrice - sono condivisibili, perché lui, come Fli, si è reso conto che l’Italia non può essere governata da un capo del governo inaffidabile e travolto dagli scandali. La battaglia che dobbiamo fare per riportare una destra seria e capace al governo deve iniziare dalle città e dal territorio».


Intanto, tornando al Municipio orfano dell’assessore Ottonello, si torna a discutere intorno a tre consiglieri del Popolo della Libertà mentre gli alleati pensano a come comporre la futura giunta: un assessorato al Pdl, e uno ciascuno per Lega e L’Altra Genova. I giochi sono davvero fatti?

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