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Testamento biologico, il Pd: "Referendum abrogativo se passerà la legge voluta dal Pdl"

Il senatore del Pd Ignazio Marino parla a un convegno dei radicali: "Se passa il disegno di legge della maggioranza sul testamento biologico così com’è oggi, sarà necessario lanciare un referendum". Gasparri lo bacchetta: "Marino recuperi la coerenza". Rodotà: "Rischio legge truffa"

Testamento biologico, il Pd: "Referendum  
abrogativo se passerà la legge voluta dal Pdl"

Roma - "Se faranno questa legge ci batteremo perché venga cancellata". Lo ha detto il senatore del Pd Ignazio Marino nel suo intervento oggi a Roma al convegno organizzato da Radio radicale su "Eutanasia, verità e menzogne". Se passa il disegno di legge della maggioranza sul testamento biologico così com’è oggi, "sarà necessario lanciare un referendum abrogativo", ha detto Marino.

Gasparri: Marino recuperi la coerenza "Anche io mi fido più di mia figlia che di Marino. Ha sostenuto tesi diverse in varie fasi e manifesta uno strano astio in questa discussione. Gli auguro di recuperare coerenza e serietà". È quanto afferma il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri in una nota.

Bonino: c'è rischio legge contro la libertà "Con i numeri che ci sono in parlamento il rischio è che passi una legge contro la libertà dei cittadini, che costringa tutti a tenersi per anni sondini anche se non li vuole". Lo ha detto al Tg1 Emma Bonino, a margine del convegno organizzato dai Radicali sull'eutanasia. 

Rodotà: rischiamo legge truffa "Il tanto decantato atto di indirizzo del ministro Sacconi era così povero - ed uso già una espressione generosa - di fondamento giuridico che non è stato in grado di operare. E la relazione al ddl che si stava discutendo al Senato per - come dicevano - 'salvare Eluana' era costruita su una sgrammaticatura che avrebbe comportato la bocciatura all’esame di procedura civile all’Università". Lo ha detto Stefano Rodotà, intervenuto oggi al convegno. "Non lo dico con lo spirito di chi usa professoralmente la matita rossa e blu - ha detto Rodotà - Lo dico perchè voglio sottolineare che dobbiamo continuare a fare i conti con una regressione culturale, perchè quando si parla di dialogo ci deve essere una lingua comune. E noi oggi abbiamo perduto la lingua comune della legalità e del rispetto della Costituzione, non come feticcio ma come unica carta di valori democraticamente legittimata".

Della Vedova: premier ritrovi posizione moderata "Spero molto - ha detto il deputato Pdl Benedetto Della Vedova - che Berlusconi recuperi presto quella sua posizione moderata, equilibrata e pluralista che so essere la sua sui temi etici e quindi sul testamento biologico: ho apprezzato la posizione coraggiosa e lucida del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e quindi da berlusconiano intendo continuare la mia battaglia per una Pdl liberale, democratica e moderata".

Flick: difendere prospettiva della dignità "La dignità è un ponte anche e soprattutto rispetto alle inquietudini, alle angosce e alle paure del futuro. Basta pensare al dibattito sul diritto alla morte e in particolare sul diritto alla morte con dignità". Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, intervenuto a Gela per un incontro promosso dalla prefettura di Caltanissetta, dalla Corte d’Appello e dagli avvocati, nel corso del quale ha definito la prospettiva della dignità come "mai più" rispetto agli orrori del passato, agli "annichilimenti di essa". "È un dibattito particolarmente vivo in Italia, in questi giorni, con riferimento al tema del testamento biologico. Il progresso tecnico - ha aggiunto - dischiude orizzonti meravigliosi, ma apre anche scenari inquietanti per il tema della dignità di vivere e nel morire". 

Beppino Englaro rifiuta soldi da Olivero Toscani Il patto di sangue tra Beppino e sua figlia Eluana morta dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo permanente è stato rispettato fino in fondo: il padre ha rifiutato una cospicua cifra dal fotografo Olivero Toscani per riprendere immagini e volto della ragazza che non era quella di prima dell’incidente del 1992.

È questa l’indiscrezione emersa nel corso del convegno dei radicali al Teatro Eliseo di Roma.

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