da Roma
La nave ammiraglia dellinformazione Rai, il Tg1, continua a battere la bandiera dellUnione. Ieri in una sola edizione, quella di punta delle 20, il telegiornale diretto da Gianni Riotta ha «oscurato» la polemica Santoro-Mastella e praticamente cancellato la presenza dei politici del centrodestra dallo schermo. È questa laccusa mossa da Forza Italia e Alleanza Nazionale allinformazione Rai e a un telegiornale che dovrebbe fare dellequilibrio la sua bussola. Lazzurro Giorgio Lainati è sarcastico: «Complimenti al Tg1 che è riuscito a non dedicare neanche un servizio alla incredibile trasmissione di Santoro e a tutte le proteste arrivate dall'opposizione, riducendo il tutto a un passaggio dell'intervista di Mastella nel quadro più generale dei Dico». Il capogruppo di Forza Italia in commissione di Vigilanza Rai conclude: «Complimenti davvero, così Prodi è tranquillo». Stesso tono e medesimi elogi arrivano alla Rai da An con Alessio Butti: «Complimenti vivissimi al direttore del Tg1, Gianni Riotta, per l'assoluto equilibrio dei suoi telegiornali. Infatti, nel corso del Tg delle 20, dopo D'Alema è intervenuto Veltroni e, per riequilibrare, il presidente del Consiglio Prodi. Poi ancora il presidente della Camera Bertinotti, il vicepremier Rutelli e, per concludere, il ministro diessino Bersani. Tutto questo, ovviamente, in nome del pluralismo dellinformazione...». Mentre Lainati e Butti puntano il dito su un fatto concreto - lo squilibrio informativo del Tg1 mandato in onda ieri sera - lUnione risponde con Riccardo Villari della Margherita, il quale prima cerca di spostare lattenzione su altri temi («gli esponenti della Cdl avrebbero fatto un servizio migliore al Paese se si fossero soffermati a riflettere sull'intervista choc che la signora Maria Ricci, vedova di uno dei carabinieri uccisi dalle Br e facente parte della scorta di Aldo Moro, ha rilasciato proprio al Tg1») e poi cerca di replicare sul punto: «I colleghi del centrodestra - aggiunge Villari - non mancano di attaccare strumentalmente col manuale Cencelli alla mano, quando il Tg1 ha tentato come tutte le sere di dare conto delle notizie più importanti, che vedono protagonisti i principali leader di governo». Assolta la difesa dufficio, resta in piedi il problema dello squilibrio del Tg1 che probabilmente verrà affrontato nella prossima riunione della commissione di Vigilanza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.