Bangkok - Il nuovo capo di stato maggiore thailandese, Prayuth Chan-ocha, ha annunciato un giro di vite contro i presunti violatori delle leggi di lesa maestà, ammonendo gli arrestati a non «piagnucolare» perchè «avrebbero dovuto saperlo». Le parole del generale sono riportate oggi dal quotidiano The Nation. Prayuth, un «falco» in carica da inizio ottobre e considerato un ferreo difensore della monarchia, ha espresso tali commenti in relazione ai graffiti e ai manifesti esibiti «in ogni manifestazione» delle «camicie rosse», i fedeli dell’ex premier in autoesilio Thaksin Shinawatra, accusati dall’establishment di voler instaurare una repubblica. In Thailandia, qualsiasi critica a re Bhumibol, 82 anni, può costare fino a 15 anni di prigione. «Lasciatemi informarvi che ora siamo in possesso di prove, e abbiamo dato inizio al procedimento che porterà a una serie di arresti. Non piagnucolate, perchè vi abbiamo avvertito molte volte», ha dichiarato il generale, auspicando che i «rossi» - per non «imbarazzare la Thailandia» - non manifestino oggi pomeriggio di fronte al palazzo dell’Onu a Bangkok, in occasione della visita del segretario generale Ban Ki-moon. Le recenti manifestazioni antigovernative delle camicie rosse, che hanno chiesto invano le dimissioni del premier Abhisit Vejjajiva e nuove elezioni, sono state represse in maggio dai militari al termine di violenze costate 91 morti e 1.800 feriti, di cui la grande maggioranza dimostranti.
A Bangkok e in tre province della periferia è tuttora in vigore lo stato di emergenza, che assegna maggiori poteri alle forze di sicurezza. Decine di leader del movimento sono ancora in carcere con l’accusa di terrorismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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