«Ti faccio entrare in Italia». E ne abusa in bagno

Prima l’ha illusa, promettendole di aiutarla a entrare nel territorio italiano in cambio di una prestazione sessuale, poi, dopo esserci appartato con lei in un bagno dell’aeroporto di Fiumicino e averne abusato, l’ha abbandonata lasciandola dove l’aveva incontrata poche ore prima. E lei, extracomunitaria, clandestina con un solo sogno in tasca, quello di riuscire a fare ingresso nel nostro Paese, ma che si è drasticamente interrotto nello scalo romano quando è stata bloccata dalla Polizia di frontiera, di fronte all’ennesima umiliazione non ce l’ha fatta e ha deciso di denunciare alla polizia «quell’uomo in divisa» che l’aveva presa in giro.
Già, perché ad approfittare della donna, 27 anni, di nazionalità peruviana, è stato un signore apparentemente distinto che ha sfruttato la giacca, cravatta e il distintivo di capoturno della compagnia Alitalia.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti la vicenda è accaduta lo scorso venerdì sera all’interno delle partenze internazionali. Stando al racconto della peruviana, che ora si trova nel centro di temporanea accoglienza di Ponte Galeria, A.L. , 49 anni, questo il nome dell’impiegato incriminato, l’avrebbe avvicinata nel settore «sterile» dello scalo, ovvero quello oltre frontiera in cui possono accedere solo gli agenti, operatori aeroportuali e le persone munite di biglietto aereo.
L’extracomunitaria, dopo essere stata bloccata dagli agenti della Svif, la polizia di frontiera che si occupa di immigrazione clandestina, era stata lasciata insieme con altri immigrati in una piccola sala, per giunta incustodita, situata a pochi metri di distanza dagli uffici della polizia di frontiera. È lì che l’impiegato, leggendo la disperazione sul volto della peruviana, l’ha avvicinata, ma non certo per confortarla.
«Io ti posso aiutare a restare in Italia», gli ha promesso, facendole però capire che per contraccambiare il favore desiderava avere una prestazione sessuale con lei. E la donna, disperata, umiliata, di fronte all’ultima possibilità di concludere con successo il suo viaggio della speranza, alla fine ha acconsentito. Così si è appartata in un bagno dello scalo dove l’uomo ha preteso un rapporto orale.

Poco dopo quando l’impiegato ha scaricato drasticamente la peruviana dicendole che aveva da fare altrove, la donna si è resa conto di essere stata presa in giro. E ha così deciso di punire il suo aguzzino, che ora è rinchiuso nel carcere di Civitavecchia e dovrà rispondere del reato di violenza carnale.

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