Ticket antismog, la Cdl rallenta: «Così le tariffe sono troppo alte»

Adamo (Ulivo): «Se non ci fanno votare, pronto il ricorso al Tar»

(...) «Le tariffe stabilite per i milanesi non residenti dentro la Cerchia dei Bastioni sono troppo alte, bisogna rivederle - l’attacco al piano Moratti-Croci del capogruppo di Fi Giulio Gallera -. Chiederemo di rivedere le cifre che sono eccessive. È giusto che a tutti i milanesi siano estese le agevolazioni previste per chi abita all’interno della cerchia». Non piace, dunque, nemmeno agli azzurri l’ipotesi di abbonamenti fissati a 400, 1.000 e addirittura 2mila euro all’anno (a seconda della classe inquinante) comprensive di abbonamento Atm e al servizio car sharing. «Per una famiglia con due auto - spiega Gallera - 2 o 4mila euro all’anno sono una bella cifra. Con una politica di centrodestra non abbiamo introdotto nuove tasse, a differenza delle altre grandi città abbiamo saputo fare a meno dell’Irpef, tagliato l’Ici e adesso vanifichiamo tutto con un ticket esagerato?». E quindi? «Dai milanesi - conclude secco - non può che arrivare una partecipazione poco più che simbolica alla pollution charge». Parole condivise (ma anche An sabato non era d’accordo?) dal capogruppo in consiglio Carlo Fidanza. «Troppo alte le tariffe di abbonamento. Bisogna rivedere le ipotesi fatte sugli abbonamenti per i non residenti». Posizione ovviamente condivisa dalla Lega. «I milanesi non devono pagare niente - va oltre Matteo Salvini -. Già respirano l’aria inquinata da quelli che vengono da fuori, vogliamo anche far pagare il ticket? Come sempre cornuti e mazziati». Tutti più d’accordo, invece, sugli abbonamenti degli abitanti del centro fissati a 50, 125 e 250 euro. «Così si potrebbe fare», confessano tutti a denti stretti. Critica anche Cristiana Muscardini. «L’insufficiente e obsoleto sistema di trasporto per i pendolari - ricorda l’eurodeputata di An - non può ulteriormente essere ignorato se si vuole eliminare il carico di inquinamento e gli inutili disagi sopportati da decine di migliaia di persone. L’alto costo dei ticket sarebbe un ulteriore freno allo sviluppo e un peso insopportabile per le famiglie».
Fibrillazioni contagiose, però, con Franco De Angelis, consigliere repubblicano eletto in Fi ma oggi iscritto al gruppo misto che non ha fatto mistero della sua irritazione per non essere stato invitato sabato dalla Moratti. Pronte le sue dimissioni da vice presidente della commissione Trasporti se questa non verrà immediatamente convocata. «Il tema della lotta all’inquinamento - spiega - è troppo importante perché sia affrontato solo in vertici privati a casa del sindaco. Il dibattito va riportato nelle sue naturali sedi istituzionali». Dall’opposizione di centrosinistra, invece, arrivano soprattutto critiche sul metodo.

«Siamo arrivati all’indecenza - sbotta Marilena Adamo, capogruppo dell’Ulivo - con questo vizio di risolvere le questioni solo attraverso vertici privati. Il provvedimento che di fatto introduce una tassa di scopo, deve passare all’esame dell’aula. Se così non fosse faremo ricorso al Tar». Come dire, tutto da rifare.

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