Ticket sanitario, un piano per ridurlo

Obiettivo: ridurre l’impatto del ticket sui lombardi. Stanno lavorandoci, Roberto Formigoni e Alessandro Cè. Lo fa sapere Maria Stella Gelmini, «il presidente e l’assessore alla Sanità ci ragionano sopra». Lombardi tranquilli, dice il coordinatore regionale di Forza Italia: quei ritocchi all’insù imposti dal governo Prodi saranno, diciamo, mitigati.
«Anche se la Lombardia è la Regione più virtuosa d’Italia c’è bisogno comunque di far quadrare i conti» ovvero «la Lombardia non ha le stesse risorse del Trentino» che ha deciso di non far pagare il ticket prodiano a chi ricorre alle cure sanitarie. Ticket che la Lombardia non pensa dunque di togliere ma, almeno, di attenuare. Come? Offrendo magari nuovi servizi sanitari ai cittadini oppure allargando la fascia delle esenzioni.

Ipotesi di un governo regionale che vuol tenere in ordine il bilancio ma reclama «più federalismo»: «Gli aggiustamenti del ministro Livia Turco alla Finanziaria confermano, infatti, l’impostazione centralista e, quindi, la necessità di un federalismo fiscale made in Lombardia.

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