Ticket sui farmaci: guerra delle parole dietro la stangata

Marrazzo parla di «medicine griffate» e di «compartecipazione equa e solidale» per giustificare l’imposizione del balzello di 3,50 euro su ogni confezione. Per anni l’aveva definita «tassa sui malati»

Ticket sui farmaci: guerra delle parole dietro la stangata

«Quando il governo mi ha detto che dovevo mettere la compartecipazione, ho concertato con Farmindustria una compartecipazione moderna, equa e solidale che colpisse quella fascia di medicinali che hanno un equivalente». Così spiega la decisione di reintrodurre il ticket sulle medicine il presidente della Regione Marrazzo, dai microfoni di «Radio Radio». «Ho scelto - ha precisato il commissario - un segmento di farmaci griffati che hanno l’equivalente» perciò «chi non rientra nella categorie degli esenti e vuole il griffato paga 3,50 euro». «Questo - ha spiegato - produce 135 milioni di euro ed è limitato» mentre «quando sono arrivato avevamo un ticket che pagavano tutti i cittadini tranne gli esenti e portava 50 milioni di euro nelle casse della Regione senza ridurre la spesa».
Ma la «chiave di lettura» che Marrazzo utilizza per giustificare la nuova stangata non convince nessuno. «I provvedimenti sulla spesa farmaceutica - dice Donato Robilotta dei Socialisti riformisti - anche se prendiamo per buoni i dati di Marrazzo, non riusciranno a coprire il deficit di 364 milioni di euro che ha portato il disavanzo complessivo 2008 a 1,8 miliardi di euro. Introdurre il ticket sui farmaci “giovani” significa ammazzare la ricerca scientifica e, al tempo stesso, affossare tutte le aziende che hanno la loro sede alle porte di Roma, aggravando così definitivamente il settore dell’innovazione».
«Inoltre, tra i provvedimenti di Marrazzo manca quello sull’ospedale dei Castelli, la cui delibera non fu mai approvata né dai tecnici del Tesoro né da quelli della Sanità - continua Robilotta - Se il presidente non dovesse bloccare la gara per la costruzione dell’ospedale dei Castelli, e questa venisse aggiudicata, si prefigurerebbe un danno erariale del quale sarebbe lo stesso Marrazzo a risponderne nel merito. Qualora nelle prossime ore il presidente Marrazzo non dovesse bloccare l’iter del provvedimento sulla costruzione dell’ospedale sarò costretto a scrivere una dura lettera di protesta al governo».
Più duro il capogrupo di An alla Pisana: «L’intera campagna elettorale di Marrazzo si svolse contro i ticket che all’epoca di Storace erano di 1 euro e facevano salve diverse categorie di cittadini con reddito modesto. Dopo averli aboliti, la campagna contro i ticket è durata tre anni. Oggi ce li restituiscono triplicati».


Il consigliere regionale Fabio Desideri (Fcr) ha ricordato che il commissario Marrazzo aveva criticato, nel suo vecchio programma elettorale, il ticket sui farmaci, definendolo una «tassa sulla malattia, inefficace sia come strumento di dissuasione dal consumo che come mezzo per reperire risorse». Per Desideri, la «compartecipazione selettiva, “inventata” dal commissario Marrazzo e dall’ispettore Montino, è solo un modo per dire che “si paga più di prima”».

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