Il ticket sulle degenze: la sinistra ossessionata dai ricchi

«È più probabile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli», ma la sinistra ha pensato bene, visto che se ne intende di materialismi, di assicurare anche una pena in terra, proponendo un nuovo balzello sulle degenze per le fasce alte di reddito. Per ora il ticket sulle degenze è solo una proposta, che magari potrebbe andare nella direzione di garantire i medesimi livelli di assistenza sanitaria, ma nasconde un pericolo: quello di ricorrere maggiormente alle case di cura private che non sempre posseggono uno staff medico maggiormente qualificato ed esperto. Anche qui il pericolo è quello di generalizzare, come sa fare egregiamente la sinistra; senza contare che qualcuno potrebbe essere ricco solo grazie alla proprietà di innumerevoli immobili, senza avere un euro in tasca per mantenerli. La classe dei nuovi ricchi è venuta fuori così, a dispetto di quella precedente, che magari si era fatta da sola.

Senza parafrasare sulle iniziative istituzionali di Livia Turco, occorre dire allora che se alcuni ministri vogliono fare «di tutta l’erba un fascio», si rendano conto che la società non migliora togliendo ai ricchi ma dando ai poveri e che i due asserti non sono assolutamente la stessa cosa.

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