Genova - L’amarezza
per una vittoria sfuggita proprio all’ultimo istante di gara, la rabbia
nei confronti dell’arbitro, accusato dalla tifoseria di casa di aver
favorito gli ospiti, la contestazione all’esterno dello stadio, il
pullman della squadra avversaria circondato da un gruppo di
scalmanati, un tifoso che cade e viene investito dal bus. È il
drammatico epilogo di una domenica di calcio che a Genova si è
trasformata nel dramma di una famiglia, di una tifoseria.
Trentaseienne ferito Il supporter rimasto ferito, e ora ricoverato in prognosi riservata
nel reparto rianimazione dell’ospedale San Martino, si chiama
Gabriele Amato, ha 36 anni e vive a Campomorone, piccolo
comune dell’entroterra del capoluogo ligure. Nell’incidente ha
riportato la fratture delle gambe, del bacino, dello sterno e di alcune
costole. La Tac, alla quale è stato sottoposto in serata, ha escluso
lesioni interne, anche se le sue condizioni restano gravissime.
Tutto è cominciato al 93’ della partita tra Genoa e Fiorentina,
quando l’arbitro ha fischiato la fine di una gara intensa sul piano
del gioco e delle emozioni, un 3 a 3 che ha lasciato l’amaro in
bocca ai tifosi rossoblù che stavano già assaporando la gioia della
vittoria su una diretta concorrente alla Champions. Il Genoa, in
vantaggio di tre gol, si era infatti fatto raggiungere proprio allo
scadere grazie ad una tripletta di Adrian Mutu.
Rabbia nei confronti dell'arbitro L’amarezza si è subito trasformata in rabbia nei confronti
dell’arbitro Rizzoli di Bologna, nei confronti del quale si è
immediatamente rivolta la protesta dapprima di alcuni giocatori
rossoblù e poi dell’intera tifoseria di casa. Ai fischi, alla
contestazione, alle urla sugli spalti (indirizzati anche verso il
designatore Collina, presente oggi a Marassi), sono seguiti quelli
lanciati all’esterno dello stadio. Oltre un centinaio di sostenitori
rossoblù si sono accalcati davanti all’uscita degli spogliatoi, in
attesa del direttore di gara, che però è riuscito a dribblare tutti
allontanandosi da una porta laterale.
L’attesa dei contestatori fuori dal Ferraris è proseguita fino a
quando dai cancelli dello stadio ha fatto la sua comparsa il pullman
che trasportava i giocatori della Fiorentina.
Secondo la ricostruzione compiuta dalla Polizia Municipale, grazie
anche ai filmati delle telecamere di sicurezza, circa 150 persone
hanno circondato il bus della squadra viola, lanciando contro
oggetti e battendo la carrozzeria con calci e pugni. Per le
contestazioni il pullman avrebbe rallentato la marcia, fino a
fermarsi.
La dinamica A questo punto, ma le testimonianze sono qui molto
discordanti, uno dei contestatori, appunto Gabriele Amato, sarebbe
scivolato a terra, rimanendo intrappolato sotto le ruote del mezzo
che, ripartendo, lo ha investito.
Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Il ferito è
stato trasportato al San Martino in codice rosso e ricoverato in
rianimazione. Intanto il pullman della Fiorentina, raggiunto da una
pattuglia della Polstrada sulla A12, è stato fatto fermare in un’area
di sosta a Sestri Levante e posto sotto sequestro.
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