Tigullio, ritorno al passato

Maria Vittoria Cascino

Uno sulla costa, l’altro nell’entroterra, tutti alle prese con lo stesso problema: eleggere il primo cittadino. È così che Zoagli e Orero il 28 e 29 maggio torneranno alle urne. Che il rumor delle politiche non s’è ancora chetato. Che l’Italia è spaccata in due. Che la prossima storia amministrativa di due centri piccoli e deliziosi, oggi gestiti da liste civiche vicine al centro destra, s’incastra curiosamente nei massimi sistemi. I giochi sono praticamente fatti, ma sull’ufficialità delle liste c’è ancora riserbo.
Soprattutto a Zoagli, che, stretta tra cielo e mare, s’è vista soffiare il sindaco Franco Rocca dalle regionali dello scorso anno. Perché Rocca, eletto nella lista Per la Liguria-Sandro Biasotti, ha scelto di fare il consigliere. La palla è passata al vicesindaco Rita Nichel. Che, in qualità di facente funzione di primo cittadino in attesa della prima scadenza utile per tornare alle urne, porta avanti quella continuità di programmi votati dai cittadini del borgo. È reduce dall’inaugurazione di Piazza XXVII Dicembre 1943, data del primo bombardamento subito da Zoagli. Le chiedi che aria tira in vista del 28 maggio: «Come lista Vivere Zoagli, che ottenne il 74 per cento alle ultime amministrative, ci ripresenteremo senz’altro - spiega Nichel -. Non posso ancora dire chi sarà il nostro candidato. E certo però che avremo l’appoggio di Franco Rocca. Sarà in lista con noi. Come consigliere comunale non avrebbe problemi di incompatibilità». Attualmente in consiglio comunale c’è una sola lista all’opposizione. È Il Timone. Il capogruppo Giorgio Ciocchetti ha deciso però di saltare la prossima tornata elettorale: «Mi sono chiamato fuori perché credo che Zoagli avrebbe bisogno di qualcosa di diverso - butta lì Ciocchetti - Credo si presenteranno anche questa volta due sole liste. Sarebbe meglio ce ne fosse qualcuna in più, per garantire maggiore possibilità di confronto e chiarimento».
A Orero invece si fanno già nomi e cognomi, anche se l’unica lista è quella del giovane sindaco uscente Fabio Arata. Continua a chiamarsi Orero Futuro, capolista e candidato resta Arata Fabio, che si porta dietro cinque nomi già collaudati: Angelo Arata, Nildo De Martini, Marina Lenzi, Mariano Soracco e Antonio Vespa. «Nel segno della continuità - spiega il sindaco - lavoreremo su quei progetti già approvati e in attesa di finanziamento. Come l’area verde attrezzata a Pian dei Ratti, la nostra frazione più popolosa sulla 225, al cui allargamento, previsto dalla Provincia, abbineremo un parcheggio». Poi c’è il centro di aggregazione per giovani, anziani e portatori di handicap da realizzarsi nell’ex scuola di Orero. Poi ci sono i sogni nel cassetto: «Congiungere Lorsica e Orero alla Val d’Aveto tramite il Passo della Ventarola: mancano 3 chilometri e 300 metri e 1.200.000 euro per realizzarli. Collegare Orero con una strada alternativa a Monleone seguendo un vecchio tracciato di cava: 300 metri e 210.000 euro. Creare un centro polisportivo da realizzare anche con i residui di cava». Senza contare che Orero è comune capofila nel distretto dell’ardesia e sta lavorando per farsi riconoscere un marchio di qualità. Ma in campo dovrebbero scendere altre due liste, se non tre. Una che raccoglierebbe l’attuale minoranza con l’imprenditore Antonio Walter Arata candidato sindaco. L’altra punterebbe su Francesco Sternativo, che già partecipò alle amministrative del 2001. E fin qui la proposta, seppur differenziata, gravita comunque sul centro. Niente rosso, dunque.

Si parla invece di una quarta lista di bandiera che si rifarebbe a un partito di estrema destra. Tempo ultimo di consegna delle liste le 12 di sabato 29. Una curiosità: ad Orero voterà per la prima volta una cittadina comunitaria di origine svedese, la cinquecentunesima votante del comune fontanino.

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