Politica

Tiro al bersaglio contro le auto in corsa

Due tredicenni fanno i «cecchini» e colpiscono il parabrezza di una macchina. Inseguiti, fermati e poi rilasciati: troppo giovani per essere arrestati

Mariateresa Conti

da Palermo

Avevano deciso di trascorrere un sabato pomeriggio «diverso». E così, al posto della consueta passeggiata con gli amici, si sono piazzati in un parco pubblico praticamente adiacente ad un cavalcavia della circonvallazione, per «giocare» al tiro al bersaglio con le auto in transito nel sottopassaggio, a suon di sassi. Fortunatamente sono stati notati da alcuni passanti, che hanno subito chiamato i carabinieri. E fortunatamente la loro mira non era delle migliori, visto che hanno solo sfiorato il parabrezza di una Opel, senza conseguenze - spavento a parte - per chi guidava e per i passeggeri.
Poteva avere conseguenze ben più gravi la bravata - se così si può chiamare - di due ragazzini di 13 anni. I due minorenni, dopo un rocambolesco inseguimento, sono stati acciuffati. Ma i Carabinieri, dopo le ramanzine di rito, non hanno potuto far altro che riconsegnare i due bambini ai genitori, visto che per ragioni di età non sono perseguibili. La segnalazione dell'accaduto è stata comunque fatta anche al Tribunale per i minori.
L'episodio si è verificato sabato pomeriggio, anche se è stato reso noto solo ieri. I due ragazzini avevano scelto un luogo «strategico» per il loro stupido tiro al bersaglio, una villetta di via Nazario Sauro vicinissima ad uno dei ponti che sovrastano il sottopassaggio di viale Regione siciliana in prossimità della Rotonda di via Leonardo da Vinci. Un posto strategico, ma non sufficientemente nascosto. A notare i movimenti sospetti di quei ragazzini, infatti, sono stati alcuni passanti, che nel dubbio hanno avvertito i Carabinieri. Ma contemporaneamente i ragazzini continuavano il loro stupido gioco. E colpivano, sia pure di striscio, il parabrezza di una Opel Astra in transito, guidata da una giovane di 31 anni. Proprio un familiare della ragazza, che era a bordo della stessa auto, ha capito quello che era accaduto, e si è lanciato all'inseguimento dei due ragazzini in fuga. Un inseguimento andato a buon fine, visto che l'uomo è riuscito ad acciuffare i due giovanissimi, e li ha consegnati ai Carabinieri arrivati nel frattempo sul posto. I due baby-lanciatori di sassi abitano nel vicino quartiere della Noce. E per ragioni di età, visto che hanno appena 13 anni, non sono perseguibili.
Non è il primo caso di lancio di sassi che si verifica in questa zona della città e in generale lungo la circonvallazione di Palermo, costellata di ponti e cavalcavia. Nelle scorse settimane, in un altro tratto di viale Regione siciliana, nei pressi del carcere di Pagliarelli,un automobilista è stato seriamente ferito ad un occhio. Sempre a Palermo lanci di sassi dal bordo strada si sono verificati anche all'interno del Parco della Favorita, strada trafficatissima soprattutto d'estate perché è la via più breve per raggiungere la borgata balneare di Mondello. Sassi sono stati lanciati anche contro il treno che collega il capoluogo con l'aeroporto di Punta Raisi e, lo scorso 12 settembre, contro il pullman che collega Palermo con Trapani.

In quest'ultimo caso il parabrezza del bus è andato in frantumi, e solo la bravura dell'autista ha scongiurato la tragedia.

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