da Milano
Tiscali fa il pieno. Ieri si è concluso con successo laumento di capitale da 150 milioni del gruppo, con sottoscrizioni che hanno raggiunto quota 97,8%. Renato Soru, fondatore dellInternet service provider e presidente della Regione Sardegna, ha tenuto fede agli impegni e ha sottoscritto la quota di sua spettanza sborsando 37,45 milioni per confermarsi primo azionista col 25%. Queste risorse, insieme ai 60 milioni incassati con lemissione di bond convertibili sottoscritti dalla M&C società di investimenti di Carlo De Benedetti, serviranno a finanziare lacquisto dellinglese Pipex. «Tiscali ora è più sexy spiega lanalista di una sim milanese -: il gruppo è il quarto operatore inglese con il 15% del mercato, vanta crediti fiscali per 500 milioni e dopo 10 anni di storia promette questanno di chiudere il primo bilancio in utile». Secondo una stima elaborata da Bloomberg la maggior parte degli analisti è positiva sul titolo con un prezzo obiettivo medio di 2,22 euro. Ma in Borsa per Tiscali suona tuttaltra musica. Da metà novembre, quando M&C ha sottoscritto i bond convertibili, il titolo ha bruciato il 34% del suo valore. Solo ieri il titolo ha ceduto il 5% a 1,37 euro. Sarà una coincidenza, ma è proprio allIngegnere che un tale andamento può far piacere. Nelle 270 pagine del prospetto informativo dellaumento si scopre infatti che il tallone di Achille di Tiscali riguarda proprio le basse quotazioni: se la media dei prezzi (calcolata con riferimento ai 20 giorni precedenti) risultasse per cinque giorni consecutivi inferiore o pari a 1,41 euro, allora i bond sottoscritti da M&C si convertiranno obbligatoriamente in 42,22 milioni di azioni Tiscali, con un ottimo affare.
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