Bisogna ammetterlo, Jessica Fletcher è unica nel suo genere. Il giallo. Il colore che dà anche il titolo alla lunghissima (è cominciata nel 1984) serie della Signora in giallo di Raiuno. I più giovani tra gli spettatori che seguono la celebre investigatrice allopera, probabilmente ignorano che sotto il nome della finzione si cela uneccellente attrice cinematografica, Angela Lansbury. La quale, pur non essendo mai stata bellissima, si poteva permettere, nel ruolo della maliziosa camerierina Nancy, di reggere il confronto con una splendida Ingrid Bergman da Oscar, malmaritata signora della buona società londinese. Succedeva nel 1944 in Angoscia di George Cukor. Il film che segnò lesordio della diciannovenne aspirante diva, londinese pure lei. Era un giallo, manco a dirlo.
È passato più di mezzo secolo e Angela Lansbury è ormai tuttuno con Jessica Fletcher, la sola detective (dilettante per di più) che si trova al posto giusto al momento giusto. Ci avete fatto caso? Ogni volta che la popolare scrittrice di romanzi polizieschi arriva a Cabot Cove, il paese nel Maine dove trascorre tutti i suoi telefilm, zac ci scappa il morto. Spesso i morti: anche due o tre. Eppure sia lo sceriffo Amos, sia gli amici ai quali fa visita, laccolgono a braccia spalancate, senza nemmeno toccare ferro, né mettere laglio alle finestre.
Dagli e dagli, dopo centinaia di telefilm ambientati a Cabot Cove, la popolazione, già scarsa, dovrebbe essersi ridotta ai minimi termini, aggiungendo al considerevole numero delle vittime anche legioni di emigranti, convinti a fuggire dalle evidenti doti iettatorie della scrittrice-piedipiatti. Insomma, quando arriva la signora Fletcher, la mortalità del villaggio sovrasta quella di Hiroshima e Nagasaki dopo le rispettive atomiche. Ma Jessica non fa una piega e in meno di unora inchioda lassassino. Più o meno il tempo di Derrick, Colombo, Poirot, Kojak, Cordier, Nero Wolfe, Sheridan e compagnia televisiva indagante, che però sul luogo del delitto piombano a cadavere già gelido.
Ora gli autori devono essersi finalmente resi conto che il cimitero di Cabot Cove è diventato più grande di quello di New York e nei quattro film (più lunghi, e anche più loffi) attualmente in programma il martedì su Raiuno in prima serata hanno cambiato lo scenario delle storie.
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