Tokyo - Follia seriale contro i politici. Si profila così l'ipotesi degli investigatori giapponesi. Ci sarebbe un serial killer
dietro alle tre aggressioni ravvicinate di martedì nell’area di Tokyo, in cui
due persone sono state uccise e una è rimasta gravemente ferita, con tutte
le vittime collegate direttamente all’ambiente del ministero della Sanità.
Un timbro per gli investogatori Dopo il ritrovamento di numerose orme insanguinate intorno alle
abitazioni delle vittime, la polizia nipponica ha repertato un timbro
personale - usato in Giappone al posto della firma - che si trovava
nell’ingresso della casa dell’ex vice ministro della Sanità Takehiko
Yamaguchi, ucciso a coltellate insieme alla moglie.
Il ritrovamento del timbro, normalmente utilizzato per firmare le ricevute
dei pacchi postali, andrebbe ad avvalorare la testimonianza della terza
vittima, anche lei moglie di un ex vice ministro della Sanità, aggredita con
un coltello ma non in pericolo di vita, che ha riferito di essere stata assalita
da un uomo presentatosi alla porta come fattorino.
Follia omicida Dalla stampa nipponica, intanto, sono filtrati particolari che fanno pensare a un’azione omicida pianificata con il preciso scopo di compiere un massacro: macchie di sangue, oltre che nell’atrio, sarebbero state trovate in altre stanze delle abitazioni, un elemento che suggerisce la volontà del killer di cercare, per assassinarle, altre persone eventualmente presenti in casa.
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