«Tolgo il fortino al Pd e poi chiamo Nicolais a farmi da assessore»

Luigi Cesaro è al 52,4 per cento contro il 34,7 dell’avversario del Pd Luigi Nicolais.
«Dopo 15 anni di presidenti rossi. Anzi, Verdi».
Però non vale, lei vincerà sulle disgrazie altrui.
«Veramente le nostre percentuali sono il frutto di un lungo lavoro in questi anni».
Vabbè, se non vincete adesso dopo lo scandalo dei rifiuti...
«Alle politiche 2008 Forza Italia era il primo partito a Napoli. E abbiamo conquistato realtà importantissime, come Giuliano, che è il terzo comune campano dopo Napoli e Salerno».
Appunto, Giuliano è diventata famosa come la città delle ecoballe.
«La questione rifiuti incide molto, soprattutto perché il centrosinistra non è più credibile. Però noi vinciamo sulla proposta, quella che il Pd ha esaurito. Basta guardare la loro campagna elettorale».
Dicono che il termovalorizzatore di Acerra non è vero che funziona.
«Parlano soprattutto di Noemi».
Dicono che lei è affiliato ai casalesi.
«Ah ah, vede che ho ragione? Peccato che io non sia mai stato ascoltato dai magistrati, né abbia mai ricevuto un avviso di garanzia. La loro è la solita strategia, solo che è perdente».
Quindi non è vero che lei prende i voti della camorra?
«Guardi, per fugare ogni dubbio ho organizzato a Sant’Antimo, il mio paese, una manifestazione con quattro esponenti della commissione antimafia come Raffaele Lauro, Alfonso Papa, Carlo Sarro e Marcello Taglialatela. Secondo lei se avessero sentito odore di mafia sarebbero venuti? E poi noi abbiamo imposto ai candidati la firma del decalogo antimafia, cosa che il Pd non ha fatto».
Lei ha detto: «Se vinco voglio Nicolais in giunta».
«Nicolais fa campagna elettorale per la Provincia come fosse un concorso per cattedre, elencando i suoi titoli accademici e le sue pubblicazioni. Così ho detto: se è così bravo, faccia l’assessore».
Una provocazione insomma.
«Non del tutto. Io credo che per uscire da decenni di disagio ci sia bisogno di tutte le energie positive, al di là delle casacche».
Dice Nicolais che lei sfugge al confronto e che per sentirla parlare bisogna andare su youtube.
«Io passo intere giornate a confrontarmi con imprenditori, associazioni, disoccupati. Nicolais si confronta solo con l’intellighenzia...».
Sta dicendo che non ha tempo?
«Il confronto ci sarà in consiglio provinciale. Nicolais può scegliere se farlo da assessore o da capo dell’opposizione».
Lei è sostenuto anche da MpA e Udc. Non finirà come Raffaele Lombardo, costretto ad azzerare la giunta in Sicilia causa liti?
«Il centrodestra in Campania non è paragonabile ad alcuna realtà.

Veniamo da lunghi anni di lotte comuni. Ora, per la prima volta, la mia candidatura è la sintesi delle aspettative di tutti. Infatti con l’Udc abbiamo chiuso già ora l’accordo per il 2010, quando toglieremo la Regione a Bassolino».

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