Tolti i soldi ai Comuni per darli ai rom

Le casse della Regione sono sempre più vuote: nel settore sanitario, che incide pesantemente sul bilancio della Pisana, si continua a parlare di «buchi», voragini, extradeficit, congelamento di debiti, tagli a servizi importanti. Tutto, sembra, a causa del mancato controllo della spesa farmaceutica e sanitaria che ha costretto la giunta Marrazzo a predisporre cinque o sei piani di rientro dal deficit e a chiedere aiuto al governo Prodi per evitare una situazione sempre più vicina alla bancarotta.
Ma nonostante tutte queste difficoltà, l’amministrazione di centrosinistra ha trovato il modo di stornare una bella cifretta (circa 800 milioni delle vecchie lire) dalla finanziaria regionale per regalarla al Campidoglio che la destinerà a potenziare (sic!) i campi nomadi di Roma.
Questa autentica stranezza, contenuta in una determinazione dirigenziale (cioè un atto amministrativo sottratto al controllo del Consiglio regionale) è stata scovata nelle pieghe del bilancio dal capogruppo della Dc per le autonomie Fabio Desideri.
«Servivano per realizzare strade, ristrutturare edifici pubblici, costruire scuole ed eliminare le barriere architettoniche nei Comuni del Lazio. Così - spiega Desideri - è scritto nell’articolo 55 della legge Finanziaria regionale (numero 4 del 2006). L’esecutivo Marrazzo ha distolto 400mila euro dal mucchio e li ha versati al Campidoglio. Motivo? Per favorire il “potenziamento delle aree di accoglienza delle popolazioni nomadi”. È tutto nero su bianco nella determinazione dirigenziale numero C1653 del 28 giugno scorso. Un provvedimento che ci lascia basiti, soprattutto a fronte del deficit che pesa sulla Regione».
«Quanto accaduto è scandaloso. Abbiamo più volte denunciato – ha aggiunto l’esponente della Dc – la mancanza di trasparenza, di confronto, di coerenza della maggioranza che governa il Lazio. La demagogia di alcuni provvedimenti. Ma ora si è arrivati al punto di scovare dei fondi nelle pieghe di un capitolo di bilancio destinato ad altro, che ha un titolo ben preciso e non interpretabile, pur di accontentare il vorace Campidoglio».
Ma vediamo, nel dettaglio, cosa prevedeva il «Programma straordinario di investimenti per lo sviluppo socio-economico del territorio del Lazio». Nel capitolo 55 della legge Finanziaria regionale viene espressamente stabilito che i fondi devono essere «destinati a riqualificare e valorizzare i comuni, contribuendo a finanziare interventi in diversi ambiti, come la viabilità, il recupero dei centri storici e degli edifici di culto, la realizzazione e la manutenzione di centri sportivi, l’edilizia scolastica, l’abbattimento delle barriere architettoniche». Questo dice la legge.
«Ma per la Regione di Marrazzo e per il Campidoglio di Veltroni lo sviluppo socio-economico si fonda – commenta ancora Desideri – sugli accampamenti dei nomadi. Perciò, 400mila euro sono stati tagliati dal totale e versati per potenziare i villaggi rom. Un concetto politico ben singolare e a nostro parere non rispettoso della legge.

Ci chiediamo – conclude il capogruppo della Dc alla Pisana – con quale faccia ora Marrazzo o l’assessore al Bilancio Nieri potranno dire di non avere fondi per realizzare opere essenziali per i piccoli comuni del Lazio. E soprattutto di avere problemi di cassa». Sull’argomento, tra l’altro, Desideri ha predisposto un’interrogazione consiliare.

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