Se è (ancora) vero che Milano anticipa le tendenze, possiamo aspettarci un 2011 più romantico del solito. La notizia arriva da un popolo con la testa sulle spalle e la mano abile a far di conto come quello dei commercianti e quindi è realisticamente attendibile. Nel delirio di hi-tech che spadroneggia sotto l’albero di Natale, tra l’ultimo modello di tv digitale, l’Iphone, l’Ipad, l’ebook e la cornice digitale portatile tornano a far capolino oggetti dal gusto un po’ retro. Sono il telescopio, e poi la tombola con i suoi più vicini compagni da tavolo, risiko e monopoli, e persino le foto stampate su carta. Tutte cose che fanno quasi secolo scorso, un appassionato vintage del cuore.
Forse è anche per questo, per la capacità di trovare soluzioni innovative anche nella tradizione, che Milano è in controtendenza sulle altre città italiane nella disponibilità a fare regali. Per carità, la crisi continua a sentirsi anche tra San Babila e corso Buenos Aires, ma la situazione è migliore che nel resto d’Italia, dicono i dati della Confcommercio. La spesa media di ogni milanese per gli acquisti natalizi è di 290 euro, dieci euro in più rispetto all’anno scorso e se non si può parlare di impennata di fiducia nel futuro (e nel presente), almeno non si assiste al crollo degli acquisti per cui si piange altrove. Ci si industria e la memoria rispolvera gli oggetti di quando la vita andava meglio.
Il regalo preferito resta il vestito nuovo, insieme al televisore nuovo, in grado di vedere i canali digitali senza decoder e complicazioni ulteriori. Insomma, il senso pratico continua a prevalere. Ma se si va a guardare le nicchie, gli acquisti che fanno trend, sono proiettati nel futuro o nel passato, scelti con sentimento, rimpianto o desiderio o di tutti e due un po’, nell’ampia distesa spazio-temporale che va dall’avveniristica cornice digitale alla più tradizionale delle tombole natalizie.
E allora dal libro dei sogni salta fuori il boom di telescopi, segnale che i milanesi vogliono uscire a riveder le stelle. Regalo molto natalizio e che predispone anche all’arrivo della Befana e dei Magi al seguito della Cometa. Secondo gli esperti di Ascofoto, l’associazione che riunisce i negozi di settore, a incoraggiare le vendite sono state le comete di giugno in Cina.
Una moda che arriva dal passato è stampare foto e fotocalendari su carta, anche se adesso tutto avviene in modo nuovo, attraverso i siti internet. Con un clic si invia ai negozi la richiesta di dare consistenza tangibile all’evanescente digitale. Sembra un secolo fa quando si arrivava dal fotografo col rullino, ma la sostanza è quella: torna la voglia di stampare le foto, magari su carta antica, per poterle prendere in mano e toccarle. E poi tutti insieme a giocare a tombola, o a dichiarare innocue guerre mondiali al Risiko o battaglie commerciali sul cartellone del Monopoli. Un trionfo dei giochi da tavolo.
Ci sono poi i regali più diffusi. Federmoda spiega che sono andati abbastanza bene gli accessori di abbigliamento e di piccola pelletteria, portachiavi e portafogli, ma anche più modesti portacartedicredito. In pochi si sono spinti all’acquisto, per i cappotti di cachemire (ma anche di lana) si preferisce aspettare i saldi, anche se i negozianti del centro hanno fatto un’intelligente politica di aiuto al regalo di natalizio, se non tagli pesanti almeno incoraggiamenti all’acquisto anticipato.
La concorrenza più spietata arriva dalla tecnologia.
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