Vivere da separati in casa con il mondiale alle porte: una situazione che agita le notti di numerosi calciatori di mezzEuropa.
Il Milan (e Galliani) sono riusciti in extremis a calmare le inquietudini di Rino Gattuso, poco utilizzato in questo inizio di stagione da Leonardo, ma per tante altre società le patate bollenti si sprecano: Luca Toni a Monaco è il «portabandiera» di questa particolare formazione, poi ci sono Felipe Melo alla Juventus, Suazo, Mancini e Quaresma allInter, gli ormai storici casi di Pandev e Ledesma da mesi in rotta con la Lazio di Lotito ai quali nelle ultime ore si è aggiunto il malumore di Julio Cruz e il rossonero Kaladze che piace al nuovo Manchester City di Mancini, giusto per rimanere in Italia. Allestero, invece, Van Nistelrooy e Guti hanno da mesi le valigie pronte per lasciare Madrid, Nani ha accusato sir Alex Ferguson di volergli rovinare la carriera utilizzandolo col contagocce, il russo Pavlyuchenko le sta provando tutte per lasciare il Tottenham, magari per accasarsi al Liverpool e fare coppia con el niño Fernando Torres.
A Monaco di Baviera, il neo allenatore Louis Van Gaal non vuole più vedere Luca Toni nemmeno in figurina, il sentimento è ampiamente contraccambiato dal calciatore, per questo motivo il presidente del Bayern nei giorni scorsi ha di fatto liberato lex viola: «Siamo disposti a cederlo in prestito o a lasciarlo partire a costo zero. Abbiamo bisogno di tranquillità, largomento Toni continuerà a suscitare lattenzione dei media fino a quando lui rimarrà qui». Per lattaccante azzurro, che spera ancora in una chiamata mondiale di Lippi, giocare con continuità da gennaio a giugno è lassillo più importante. Finora si sono fatte avanti Inter e Roma: Toni gradirebbe maggiormente la soluzione giallorossa, ma a Roma spaventa il suo ingaggio da 3,6 milioni annui, per questo motivo Montali sta lavorando ai fianchi il Bayern perché partecipi al pagamento del faraonico stipendio del modenese. Secondo il tabloid britannico The Sun, sulle sue tracce ci sarebbero anche il Liverpool di Rafa Benitez, alla ricerca di un attaccante da affiancare a Fernando Torres, il Benfica e la Dynamo Mosca.
È proprio Toni la chiave di volta di buona parte del mercato degli attaccanti di gennaio. Se non dovesse arrivare in giallorosso, la Roma sarebbe pronta ad andare a bussare in casa Inter alla ricerca di un altro scontento: David Suazo, obiettivo decisamente più abbordabile (gli andrebbe riconosciuto un milione e mezzo fino a giugno) per le tasche della famiglia Sensi. Liberandosi di Suazo, Moratti riuscirebbe così a trovare un posto per Pandev, il cui futuro dovrebbe iniziare a delinearsi già oggi con la sentenza del Collegio arbitrale chiamato a dirimere la controversia fra lattaccante e la Lazio.
Chi cerca una prima punta di peso per gennaio, potrebbe bussare anche in casa del Real Madrid. In estate Florentino Perez ha speso più di tutti, senza guardarsi degli «esuberi». Ora Van Nistelrooy, sotto utilizzato da Pellegrini, alza la voce: «Voglio giocare, altrimenti avrò un motivo in più per andare al mondiale». Anche per lolandesone si è fatta sotto la Roma, ma Ruud preferirebbe il Liverpool.
Rapporto sullorlo di una crisi di nervi tra Ciro Ferrara e Felipe Melo: ultima ciliegina sulla torta, la bocciatura dopo 32 minuti contro il Catania. Evidentemente tra i due non è mai scattata la scintilla: «Ferrara mi chiede cose che io non so fare» aveva già tuonato Felipe Melo. In quattro mesi, Ciro non è ancora riuscito a trovare una posizione consona al brasiliano, il rendimento del centrocampista ancora non ha giustificato nemmeno uno dei 25 milioni spesi in estate per strapparlo a Prandelli e ora la Juve si sta guardando intorno: lArsenal sembrerebbe interessata all'affare ma è fantascienza pensare che i bianconeri possano recuperare completamente i 25 milioni pagati alla Fiorentina.
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