Con Tonolli batte forte il cuore Virtus

Contro il Maccabi Tel Aviv, nonostante le statistiche indichino Chatman quale migliore in campo, la realtà ha visto trionfare la forza, la determinazione e il cuore di un solo capitano: Alessandro Tonolli. Ha giocato una gara di straordinaria intensità, mostrando a tutti che 32 primavere possono essere un dato relativo e marginale quando dentro il fuoco brucia ancora con grande vigore.
Una gara strepitosa: «Non amo parlare delle mie partite, ma in effetti sono molto contento di quello che accaduto in campo». Era quello che ci voleva. Una grande Virtus, una squadra che ha lottato col cuore per 45 minuti grazie ad una condizione finalmente ottimale: «Secondo me la mente conta molto nello sport. Ci vuole il fisico per poter fare un certo gioco aggressivo, ma è la mente che ti permette di andare oltre. Adesso siamo finalmente convinti e abbiamo svolto tutto quello che si deve per preparare al meglio una stagione. Il ritiro di Norcia è stato importante». La mente dunque, la stessa che ha permesso al capitano di mostrare il petto a gente come Vujcic e Arnold: «Dentro mi sento ancora la voglia di imparare che avevo tanti anni fa. Ho cambiato tanti allenatori in 13 anni e da tutti impari qualcosa. È incredibile, sembra che il basket in realtà sia fatto da poche e semplici regole, in realtà, ogni allenatore difende e attacca a modo suo e vede il basket in modo diverso». Tornare a giocare in campionato, dopo una tale scarica di adrenalina è cosa facile. «Ma non dobbiamo abbassare il livello della nostra concentrazione. Varese è una tappa altrettanto importante, vogliamo le finali di Coppa Italia e non possiamo fallire.
Dopo tornerà d’attualità l’Eurolega, visto che a Roma arriverà l’unica squadra imbattuta d’Europa, il Panathinaikos: «Non vogliamo ancora pensarci. Sarebbe un errore. Adesso c’è il campionato, poi penseremo ai greci». Basterà dunque la rabbia vista negli occhi della Virtus nel confronto contro il Maccabi? «Guardate i rimbalzi che abbiamo conquistato in attacco. Nelle prime due frazioni eravamo a quota 0.

Nel secondo tempo, ne abbiamo presi 10. Un segno evidente della nostra forza e della determinazione che avevamo in campo. Volevamo vincere a tutti i costi contro vicecampioni d’Europa. È stato bellissimo anche il dopo gara».

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