da Bari
Ciccio è precipitato per errore, risucchiato nel buio di quella voragine che si apre nei sotterranei della vecchia casa abbandonata; Tore ha tentato di aiutarlo e gli ha lanciato un secchio con una corda, prima di trovare un altro accesso e calarsi da unaltezza inferiore: è la nuova ipotesi che viene valutata dalla polizia nellambito delle indagini sulla tragica fine di Francesco e Salvatore Pappalardi, i fratellini di 13 e 11 anni, scomparsi il cinque giugno di due anni fa a Gravina in Puglia.
I corpi senza vita dei ragazzini sono stati trovati il 25 febbraio, a una decina di metri di distanza luno dallaltro: Tore, stroncato da freddo e fame al termine di unagonia di due giorni, era rannicchiato e aveva un pollice in bocca; Ciccio invece, morto dopo circa otto ore per le gravi lesioni riportate nella caduta, era aggrappato a un secchio con un metro e mezzo di corda, un oggetto che lascia pensare a una nuova ricostruzione della tragedia. Proprio su quel secchio adesso sono stati avviati accertamenti tecnici, ma viene esaminata anche la corda: lobiettivo è verificare se si sia spezzata 20 mesi fa o se invece sia rimasta nel pozzo molto tempo prima. Gli investigatori, infatti, ritengono possibile che qualcuno abbia tentato di aiutare Ciccio, probabilmente il fratellino, che avrebbe quindi utilizzato la prima cosa trovata là dentro. La corda con il secchio potrebbe essere stata calata per cercare di strappare al buio il tredicenne, ma non avrebbe retto; laltra ipotesi è che il secchio sia stato lanciato per capire la profondità del pozzo, ma non viene comunque escluso che si trovasse già nella cisterna. Sul fondo cera anche la batteria di un telefonino che non apparteneva ai fratellini né al padre: anche su questo punto gli investigatori hanno cominciato accertamenti, così come è stato ispezionato il cunicolo con una lampada a raggi ultravioletti per verificare se qualcun altro sia passato da lì.
Intanto, domani il gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi dovrà decidere sullistanza di scarcerazione presentata dallavvocato Angela Aliani, legale di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini rinchiuso nel carcere di Velletri con laccusa di aver ucciso i figli e aver fatto sparire i corpi.
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