Torino Assalto al banchetto padano. E il Pdci esulta: «10-100-1000 gazebi distrutti»

Un plauso alla violenza e alla guerriglia; e nessun dispiacere per i passanti feriti, colpevoli solo di aver scelto il centro della loro città per passeggiare in un assolato sabato pomeriggio, purtroppo lo stesso pomeriggio in cui alcuni teppisti della sinistra estrema hanno trasformato piazza Castello, a Torino, in un campo di battaglia. A questa frangia violenta dalla spranga facile il segretario provinciale torinese del Pdci Maurizio Calliano ha espresso «totale sostegno». Che importa di quattro persone ferite, compresa una signora che, incolpevole, si è beccata un po’ di «democratiche mazzate»; Calliano invoca «Dieci, cento, mille gazebi della Lega Nord distrutti», scimmiottando il terribile coro che gli stessi «anarchici» che difende cantano nei loro cortei richiamando la strage di Nassirya.
Tre giorni fa, Torino, prime ore del pomeriggio: un’ottantina di «squatter» converge in piazza Castello, dove un gruppo di Giovani padani, il movimento giovanile della Lega Nord, sta organizzando un banchetto informativo. Partono all’attacco. Ottanta contro venti: cinghiate, calci e pugni, e il banchetto distrutto. Inevitabili i feriti, tra i quali anche Riccardo Carossa, figlio del consigliere comunale della Lega Mario. Roberto Cota, capogruppo alla Camera e segretario piemontese della Lega ha annunciato che oggi sarà al fianco dei Giovani padani che faranno volantinaggio «visto che non può passare l’idea che Torino sia in mano a questa gente» spiega. E aggiunge: «Ormai questa è la decima aggressione che la Lega subisce a Torino». «Sono a dir poco allibito - sottolinea - dalle dichiarazioni di Calliano: plaude alle violenze. E lo sono ancor più se penso che, ancora per pochi mesi, questi signori saranno al governo della Regione con la presidente Mercedes Bresso».

Il senatore Enzo Ghigo, coordinatore regionale del Pdl, ha definito «gravi e irresponsabili» le parole di Calliano mentre il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha espresso «la più ferma condanna di questo ennesimo episodio di intolleranza nei confronti della Lega». Sempre dal Pd, sono arrivati anche commenti più tenui: Giorgio Merlo, deputato e vicepresidente della commissione Vigilanza Rai, ha definito le parole di Calliano soltanto «curiose».

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