Giulia Rossi
In alto i calici, è tempo di brindare e di scoprire ogni più piccolo segreto del nettare di Bacco. A realizzare questa fantasia ci penseranno mille aziende vitivinicole in tutta Italia che domenica prossima, 29 maggio, in occasione di «Cantine aperte», spalancheranno le loro porte a tutti gli appassionati di vino. Linteressante iniziativa è promossa dal Movimento turismo vino, attivo a livello nazionale per promuovere percorsi turistici legati allenologia e alla viticoltura che portino la gente direttamente nelle cantine a conoscere i produttori e le loro storie, ma anche i territori, per ricostruire fin dal principio la filiera da cui nasce il prelibato nettare.
Il Lazio ha scelto di aprire le porte delle sue cantine anche sabato 28 maggio dalle 10,30 alle 18,30 per permettere ai molti turisti di scoprirne i vini in abbinamento con una vasta offerta di prodotti tipici, dallolio extravergine di oliva al pecorino romano, in una ventina di strutture dislocate nellintera regione. Nella zona dei Castelli romani immancabili porchetta, fave, caciotta e il pane di Genzano, nel Viterbese i salumi e i tozzetti (biscotti con le nocciole) e ancora nella pianura Pontina si potranno gustare i fagioli di Sezze e il prosciutto di Bassiano.
Insomma, un intero week end tra vigneti e barriques, allinsegna di unaccoglienza sempre più curata e differenziata, per un genere di svago, lenoturismo, capace ogni anno di conquistare un numero crescente di visitatori da tutta Italia, ma anche dallestero. Tante le manifestazioni che accompagneranno gli enoturisti nella visita alle aziende vitivinicole, dalle mostre di pittura contemporanea ai mercatini dellantiquariato, dai balli e canti del folklore locale alle mostre di scooters e Vespe anni Sessanta, dalle passeggiate immerse nella natura alle visite alle necropoli etrusche.
Il vino, come lo ha definito il presidente del Censis servizi Fabio Taiti, è «un bel prodotto di controtendenza», capace di ribaltare i risultati negativi del settore turistico e di far registrare successi con conseguenze positive per lintero comparto. «Ogni dieci euro di spesa per il vino - ha spiegato Taiti in occasione della conferenza stampa svoltasi qualche giorno fa alla Casina Valadier - il turista ne spende altri 50 durante la sua permanenza in un determinato territorio». Un circolo virtuoso che le aziende devono alimentare puntando sulla qualità, sulla scelta di vitigni autoctoni e sulla promozione di marchi dazienda facilmente riconducibili ai territori dorigine.
Ai piaceri della gola, acquistando una bottiglia di vino, si accompagnerà anche la soddisfazione di aver contribuito alliniziativa benefica promossa dalla Comunità di Sant'Egidio con il progetto «Wine for life» destinato a finanziare progetti di ricerca e di cura dellAids in Africa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.