da Milano
Bentornato Tullio De Piscopo. Da qualche settimana è uscito il suo primo cd di brani inediti da dieci anni. Bona jurnata è unesplosione di ritmi e melodia così raffinata che raramente capita ormai di ascoltare. Daltronde quando un musicista si presenta dicendo che «la tarantella è la mia ispiratrice, i cinque colpi della tarantella sono lanima delle mie percussioni» ha già detto molto di sé. Ma, quando aggiunge che quelli «erano i colpi che accompagnavano i condannati alla ghigliottina, bum bum bum bum bum», allora vien fuori limmagine di un batterista col cuore, intenso e fluido nella rullata, emotivamente quasi irraggiungibile. Ed è per questo che è probabilmente lartista italiano con le collaborazioni più prestigiose, da Astor Piazzolla («Abbiamo registrato 11 dischi insieme, eh») fino a Gerry Mulligan, Gato Barbieri e Billy Cobham. Grande jazz il suo, ma anche pop mediterraneo di successo come E allora e allora oppure Andamento lento (in classifica per 7 mesi nell88). Ora, compiuti i 60 anni, Tullio il napoletano di Porta Capuana ha inciso il cd «più importante della mia vita, ho fatto tutto da solo, anche economicamente». Bona jurnata è il riassunto di un talento imprevedibile, a suo agio in ogni situazione, capace di trasferire in musica una gamma straordinaria di emozioni. Soprattutto, è un disco vero. Nei dieci brani spuntano anche la collaborazione con Edoardo Bennato in A cuoppo cupo, incalzante mantra in dialetto, e con Francesco Sarcina della Vibrazioni in Vibra, altro bel gioiellino che merita ben più di un ascolto. Ecco, questo disco è così sorprendente, così vario e così sentito che merita molti ascolti, merita di essere goduto in ogni suo riflesso come si fa con i gioielli.
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