Torna il GiroDonne, «l’altra metà del cielo del ciclismo»

Paolo Tagliacarne

Per favore, chiamatelo GiroDonne e non Giro d'Italia femminile. Per due ragioni fondamentali: «per non essere seconde agli uomini del ciclismo e per affermare la nostra identità come l'altra metà del cielo del ciclismo internazionale». Questo è il grido delle atlete che parteciperanno al 16° GiroDonne che si svolgerà tra Veneto, Piemonte, Svizzera e Lombardia da venerdì 1 luglio a domenica 10, nove tappe più prologo, tutte le informazioni tecniche prima, durante e dopo, su www.girodonne.it.
Siamo alla IV edizione organizzata dal Velo Club Sovico su delega della FCI presieduta da Renato di Rocco, partenza da San Vendemiano - TV, sconfinamento in Svizzera venerdì 8 luglio, settima tappa, per la cronoscalata individuale di 7,6 km, arrivo per il secondo anno consecutivo a Milano, domenica 10 luglio alle h.15.00 con 6 giri sul circuito cittadino. Come dichiara l'organizzatore, Giuseppe Rivolta, «le richieste di partecipazione sono arrivate da tutto il mondo, dagli Usa, dalla Cina, dall'Australia, già iscritte tutte la squadre italiane, la Nazionale Spagnola, l'Olanda, ma ufficialmente le iscrizioni dovranno essere formalizzate entro mercoledì 1 giugno e stiamo ancora definendo chi tra le molte squadre che ne hanno fatto richiesta, saranno invitate a partecipare». Tra i nomi da segnalare Nicole Cooke, vincitrice della scorsa edizione, Dorina Vaccaroni, che con il GiroDonne si ripresenta alla ribalta dello sport internazionale, Paola Pezzo, che per l'occasione abbandona le ruote artigliate e dalla ribalta della serie televisiva Baywatch e del Muscle Fitness, Michelle Beltran.
Sicuramente questi nomi contribuiscono ad accrescere l'importanza sia tecnica che di comunicazione di questa gara internazionale, consolidando anche il valore in termini di marketing e di relazioni pubbliche del GiroDonne, perché anche di questo vivono oggi i grandi eventi sportivi. C'è assolutamente bisogno che le aziende che si rivolgono al pubblico femminile colgano la grande opportunità di comunicazione offerta da un evento che, svolgendosi nei primi 10 giorni del Tour de France e grazie all'accordo Rai-FCI, ha una cronaca televisiva quotidiana di circa 12 minuti, con uno share che lo scorso anno in due occasioni ha superato il 17%.
L'arrivo a Milano, proposto lo scorso anno, sicuramente rappresenta un passo importante in questa direzione, ma c'è ancora tanto da fare. Quest'anno c’è il Patrocinio della Gazzetta dello Sport, certamente importante il supporto fornitoci dalla Regione Lombardia, l'accoglienza e la disponibilità da parte della Provincia e del Comune di Milano, così come da tutte le altre città di tappa, da Melara in provincia di Rovigo, a Chioggia, da Castiglione delle Stiviere a Domodossola o Ciriè, da Caerano San Marco a Varese, da cui partirà la tappa che si concluderà in Corso Sempione.

E speriamo che dallo spirito di grinta e femminilità che questa bella competizione riesce ad esprimere, possa partire un'era nuova per il ciclismo.

Commenti