Una nuova vita a Parigi ma con lo sguardo fisso sullItalia. Gino De Crescenzo in arte Pacifico si è trasferito da tempo allombra della Tour Eiffel, ma come quei poeti romantici dell800 in esilio mantiene con le proprie radici una «corrispondenza damorosi sensi». E come quei letterati ha intrattenuto una fitta corrispondenza con i suoi simili. In questo caso, non stupisce che il cantautore di origini napoletane cresciuto a Milano definisca il suo nuovo album - Una voce non basta - un «disco epistolare». Quattordici brani inediti vestiti da altrettanti duetti disegnati con artisti della scena italiana e internazionale e succede dunque che i fissati con le statistiche dicano trattarsi del «primo disco di duetti inediti realizzato da un artista italiano».
Canzoni modellate come piccole sculture sonore attraverso un fitto scambio telematico, di mail e file musicali («guardavo ossessivamente la posta a ogni ora del giorno e della notte»), con colleghi come Malika Ayane, Musica Nuda, Francesco Bianconi, Samuele Bersani, Cristina Donà, Bud Spencer Blues Explosion insieme a Frankie Hi-Nrg, la portoghese Ana Moura, e anche quei Casinò Royale (nelle persone di Alioscia e Patrick) che, ammette sorridente Pacifico, «ho odiato a lungo, quando militavo nei Rossomaltese. Quando noi e molti come noi in Italia facevano un folk più o meno casalingo, loro andavano in Inghilterra, sfornavano video allavanguardia, erano clamorosamente avanti». Appellandosi a un ricordo illustre springsteeniano, Pacifico definisce il suo album «il mio Nebraska, per la libertà assoluta creativa e lautonomia avuta nel realizzarlo. Per sei mesi non ho avuto nessun contatto dalla Sugar. Poi Caterina Caselli nella fase decisiva delle registrazioni è scesa in campo: lei è quella che può chiamarti a Ferragosto alle ore 13 rilanciando una nuova idea per un brano. Ha una passione incontenibile».
Un duetto, tra i quattordici, è speciale: «quello con la mia compagna, attrice e cantante, Cristina Marocco. Da 12 anni vive in Francia, ha avuto un breve ed enorme successo con una hit interpretata insieme a Marc Lavoine. Lei è una delle due Cristine nel disco, laltra è Donà, una delle più puntigliose e nel curare il proprio brano».
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