Pietro Acquafredda
Torna a Roma (da questa sera) unopera che al Costanzi è di casa (vi debuttò nel lontano 1907), nello storico allestimento degli anni Settanta firmato da Pierluigi Samaritani. Si tratta della Thais di Massenet. È cantata in francese, lingua originale dellopera, con sopratitoli in italiano. Lopera racconta di Thais, la cortigiana, che corrompe con la sua lussuria gli abitanti di Alessandria, al punto che il cenobita Atanaele si getta anima e corpo in unimpresa impossibile: convertire la peccatrice ed allontanarla da Alessandria. Impermeabile ai pressanti inviti ed alle preghiere del santuomo, ad un certo punto - miracolo! - Thais decide di lasciarsi alle spalle la vita peccaminosa e la città di Alessandria, per rinchiudersi in un monastero, nel deserto. Senonché, Atanaele, artefice della conversione di Thais, vive a sua volta una metamorfosi profonda: è tormentato da una passione carnale per la donna santificata. Raggiunge il monastero dove è rinchiusa e la trova in fin di vita, sorda alle sue profferte amorose. Dovrà consolarsi nel vederla spirare fra le sue braccia.
Il soggetto antico, rispolverato nella Francia di fine Ottocento dal grande Anatole France, con un romanzo che gli diede il successo, fornì largomento per il libretto dellopera di Massenet che debuttò a Parigi il 1894.
A Roma giungerà soltanto nel 1907, e da allora molte altre volte ripresa, fino al 1978, anno in cui viene presentata con le scene e costumi di Pierluigi Samaritani (uno spettacolo da tutti definito: «storico», «di grande bellezza», regia di Alberto Fassini), ora ripresa da Renzo Giacchieri che firma la regia.
Allo storico spettacolo del 78 non è stato torto un capello, assicura Giacchieri: «Abbiamo cercato di togliere da quellallestimento memorabile ed ancora celebrato solo la polvere che il tempo inevitabilmente vi ha lasciato».
Definitivamente perduta, invece, la celebrata scena degli specchi, nellatto secondo dellopera, dove Samaritani aveva pigiato lacceleratore sul parallelo, certo suggestivo, fra lAlessandria di Thais e la Parigi di Massenet. Samaritani, nel baccanale della fine del secondo atto, faceva scendere delle pareti a specchio che configurando gli interni dellOpéra, ospitavano la sfida fra diverse ballerine, in frack.
Nella famosa Méditation per violino e orchestra, il coreografo Wayne Eagling ha incastonato una preziosa partecipazione di Carla Fracci.
I protagonisti sono mezzi italiani e mezzi francesi. Thais è litaliana Amarilli Nizza, che sembra nata apposta per un ruolo che oltre le indubbie qualità vocali necessita di una avvenente presenza; Atanaele, è il baritono francese Patrice Berger, al suo debutto in Italia.
Biglietti da 17 a 130 euro. Informazioni e prenotazioni: 06.4817003.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.