Medicina

Torna la visione con lenti su misura

I progressi dell’oculistica sono sorprendenti, continuano a migliorare in modo fondamentale la qualità di vita, eliminando difetti visivi anche gravi, compresi quelli derivanti da patologie, da interventi oculari o dal semplice trascorrere degli anni. La novità più recente è rappresentata dalle Iol customizzate, ovvero lentine (Iol sta per lenti intraoculari) progettate e realizzate su misura per ogni singolo occhio, capaci di correggere in modo ottimale tutti i difetti visivi: dalla miopia all’ipermetropia, dall’astigmatismo alla presbiopia. «Nessuna tecnica chirurgica ha mai ottenuto risultati così entusiasmanti nella correzione dei difetti visivi; in molti casi i pazienti guadagnano sino a tre linee di acuità visiva rispetto al loro visus con occhiali o lenti a contatto». Carlo Lovisolo ne è convinto. Fu tra i primi, dieci anni or sono, a credere in questa metodica ed a mettere a punto un software per realizzare lenti personalizzate sulla base degli spazi anatomici interni. Al Centro oftalmo-chirurgico Quattroelle di Milano, di cui è responsabile, ha raccolto negli ultimi anni una casistica unica al mondo.
«Siamo partiti dalla constatazione clinica che la stragrande maggioranza delle complicazioni e degli insuccessi ottenuti con le lenti standard di vecchia generazione era conseguenza della cattiva scelta della dimensione della lente, di diametro inadeguato alla sede anatomica di posizionamento. Lenti troppo piccole si muovono, ruotano, creano attrito con i tessuti interni generando infiammazione e disturbi al cristallino, alla pupilla e alla cornea, mentre lenti troppo grandi comprimono i tessuti e restringono gli spazi, provocando aumento della pressione intraoculare. Solo lenti perfette, disegnate ad hoc, sulla base di misurazioni effettuate con strumentazioni sofisticate come l’ecografia ad alta frequenza, possono garantire una convivenza armonica con l’ambiente intraoculare nel lungo termine». La tecnica d’impianto di Iol customizzata si effettua in ambulatorio, in anestesia topica (solo gocce di collirio anestetico) e dura circa 5 minuti. Non è previsto dolore e il ritorno alle proprie occupazioni abituali è prontissimo (4-5 giorni). Non ci sono limiti all’attività fisica- sportiva, anche intensa, successiva all’impianto. Il risultato è assai stabile nel tempo, dato che non coinvolge i meccanismi di guarigione, come nel caso del laser ad eccimeri. Inoltre, in caso di complicazioni, possono essere rimosse con semplicità, consentendo di ripristinare la precedente situazione clinica e funzionale, oppure sostituite. «Gli aspetti negativi sono minimi e riguardano la “curva di apprendimento” del chirurgo, che deve imparare a maneggiare con disinvoltura strumentazioni complesse e costose, come l’ecografia ad alta frequenza, l’unica tecnica capace di visualizzare gli spazi anatomici retro-pupillari e l’analisi agli elementi finiti, metodica ingegneristica su cui si fonda il software di calcolo validato dall’esperienza clinica, per la progettazione individualizzata delle caratteristiche della lente (dimensioni, spessori, potere). Senza tali tecnologie, la tecnica semplicemente non funziona», afferma Lovisolo.
Non soltanto miopi, ipermetropi e astigmatici, senza limiti di diottrie, circa 10 milioni di persone, si candidano all’intervento, ma anche pazienti che in passato erano esclusi dalla chirurgia, come gli occhi con cheratocono stabile e gli astigmatismi esiti di trapianto corneale o di traumi. E per i meno giovani? Il progressivo invecchiamento della popolazione moltiplica infatti i difetti visivi per la comparsa della presbiopia, prima, e della cataratta, dopo. Chi ha più di 45 anni o deve sottoporsi all’intervento di cataratta (ogni anno vi ricorrono oltre 100mila italiani) può ricorrere alle Iol customizzate, con l’unica variante della rimozione combinata del proprio cristallino, diventato opaco.

«A patto che non siano presenti malattie della retina o del nervo ottico, l’ottica multifocale (che corregge miopia, ipermetropia e presbiopia) e torica (che corregge l’astigmatismo) delle Iol customizzate consente la completa indipendenza dall’occhiale, nonostante l’anagrafe.

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