La paura è alle spalle. La paura di rimanere alla finestra a guardare lEuropa degli altri. Scongiurata da una prova fantastica. San Siro negli ultimi anni è terra di conquista per gli uomini di Spalletti. Il traguardo raggiunto con 90 minuti danticipo, grazie al 177° sigillo di Totti in serie A non può entusiasmarci, però. LEuropa League è la porta di servizio verso sfide meno entusiasmanti rispetto a quelle degli ultimi anni. Ma, 12 mesi dopo aver sognato di strappare ai miliardi di Moratti uno scudetto strameritato, bisogna vestirsi con il saio dellumiltà e accettare il risultato, figlio di una stagione deludente, ma conquistato dopo le difficoltà autunnali grazie ad una prova di grande carattere e personalità sul campo della seconda squadra dItalia. Ora lo sguardo è rivolto al futuro. Le voci societarie continuano a tenere banco. Fioranelli-sì, Fioranelli-no è il rebus del momento. Chiunque ami la Roma vorrebbe conoscere la soluzione. La prossima stagione inizierà tra poco più di due mesi, il 30 luglio. I tifosi sperano in un mercato che ci consenta di colmare il gap con le rivali del Nord, lontanissime per quel che riguarda le risorse per la campagna acquisti.
Ma la squadra, quando ha potuto contare sui suoi giocatori-simbolo ha dimostrato anche in questannata disgraziata di non soffrire con nessuno. Lobiettivo per il prossimo anno è uno solo: tornare la Roma. Lo chiedono i tifosi, lo vuole la storia.fabrizioaspri@romanews.eu
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