Quando lufficio informazioni lo chiamano «customer care», le cose si mettono male per una bella fetta di passeggeri: «Castome che...?», chiede una signora anziana allascolto degli altoparlanti alla stazione di Cadorna. Il messaggio avvisa delle «nuove condizioni»: «Le Nord apre...» ai viaggi integrati con i tesserini magnetici, e manda in soffitta i vecchi biglietti cartacei.
Lei è diretta a Palazzolo. Ci va spesso a trovare dei parenti: «Prima con la riduzione pagavo 2 euro e 60, mi pare, su 3 e qualcosa. Insomma, un terzo in meno. Ora la riduzione anziani non cè più». Chiede spiegazioni, ma laddetto non devessere molto loquace: «Mi ha detto solo biglietto e ricevuta, non ho capito niente».
«Mi hanno anche risposto male», protesta un anziano accaldato mentre cerca il tabacchi dove far copia del documento didentità. Dovrà presentarlo insieme alla foto e al modulo («Mi raccomando, compilato con inchiostro nero») per chiedere «Itinero», il tesserino magnetico che dal 1° luglio ha sostituto i biglietti cartacei. Allo sportello gli dicono che lo riceverà fra un mese. «E per un mese devo pagare il biglietto intero?». «Sì». «Sembra che lo facciano apposta», commenta passandosi un fazzoletto sulla fronte. Un uomo in completo blu chiede una lettera di reclamo: «Possibile che laria condizionata nei treni funzioni dinverno e non destate?».
Il Codacons parla di «un sopruso», perché senza gli abbonamenti mensili si rendono necessari dei giornaliero con un ricarico del 2,5 per cento. Ieri le Ferrovie Nord hanno introdotto dei carnet sostitutivi con sconto del 10 per cento.
Laltra novità: «Le Nord chiude». Cosa? Le stazioni urbane della rete (Domodossola, Bovisa e Quarto Oggiaro, poi Affori e Bruzzano), con i tornelli: «Due benefici - spiegano - sicurezza e minore evasione». Meno «portoghesi» insomma. Giusto, ma per i pendolari è stata una sorta di «apocalisse». Alcuni tesserini erano smagnetizzati, si è formata una coda lunghissima agli sportelli e alle macchinette elettroniche. Alcune si sono impallate, altre non accettavano il bancomat. Tutte danno al massimo 10 euro di resto, e non tutti gli utenti avevano soldi contati. È stato il caos, e sono fioccate lettere di proteste e lamentele. «Un macello», conferma il titolare delledicola-biglietteria, davanti a una delle macchinette fuori servizio. «Tutto cambiato da un giorno allaltro, la gente non sapeva». «È vero, ci sono stati alcuni problemi di cui ci scusiamo - ammettono a Le Nord - dovuti più che altro al cambiamento. Ora va già meglio, e ci saranno meno code e intoppi in futuro, e comunque non cè nessuna mannaia».
Come dire che il caos «percepito» è superiore al «caos reale». Martedì i tornelli sono stati chiusi - parzialmente - intorno alle dieci. Ieri un ulteriore allentamento della pressione: apertura totale nellora di punta, chiusura solo in entrata dalle 10 alle 17, e addetti che assistono i viaggiatori «in crisi». La «blindatura» è rinviata a settembre, dicono. La scena è questa: i passeggeri arrivano, si bloccano davanti al cancelletto, si guardano intorno spaesati, vengono indirizzati alla obliteratrice meccanica (arancione) e passano.
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