La Torpedo di Gaber dà un tono di gioventù alla storia dell’Aurelia

Vengo a prenderti stasera, per la precisione alle 17. Naturalmente con la mia Torpedo Blu. L’invito di Giorgio Gaber si ripropone quanto mai attuale questo pomeriggio, in occasione dall’inaugurazione della mostra «Aurelia in bianco e nero» organizzata dall’Anas al Palazzo della Borsa di via Venti Settembre. E pazienza se il titolo della rassegna riporta un po’ troppo indietro nel tempo, quando il colore ancora non c’era nelle immagini degli italiani. La Torpedo era comunque già blu e così, nel suo colore originale, sarà oggi presente nella sala espositiva. L’ospite d’onore della mostra sarà infatti proprio lei, la «regina» della strada degli anni Venti e Trenta, la Fiat 509 Torpedo originale, quella che campeggiava sulla copertina del 45 giri inciso da Giorgio Gaber. Stesso numero di telaio, solo una targa leggermente più moderna per via di un passaggio di proprietà, ma soprattutto il fascino conservato intatto grazie alla cura dei soci del Veteran Car Club ligure che l’hanno coccolata fino ad oggi.
La Torpedo Blu di Gaber, insieme a una Lancia Augusta Berlina del 1936, accoglieranno i visitatori della mostra che resterà aperta fino al 12 ottobre prossimo e racconterà la storia dell’Aurelia, la prima e più famosa statale italiana, da quando è stata presa in consegna dall’Anas, fondata nel 1928 inizialmente come Azienda autonoma statale della strada. Proprio in quegli anni la SS1 tracciata dai romani iniziò a trasformarsi, a dimenticare buche, percorsi polverosi e curve pericolose.

Ogni immagine di questa storia verrà ricordata da oggi nella mostra inaugurata dal presidente della Regione Claudio Burlando. E dalla Torpedo Blu di Giorgio Gaber che darà «un tocco di gioventù» alla strada più antica d’Italia.