Alberto Cantù
da Milano
Il «primo atto»: La conquista di uno stile, dai Preludi sinfonici a «Manon Lescaut» sarà un cd da collezione - 1000 esemplari - pubblicato da Ricordi che ha riversato il concerto pucciniano tenuto dalla Filarmonica della Scala e da Riccardo Chailly a Lucca, nella Basilica di San Frediano, lo scorso ottobre.
Va avanti, intanto, la «tetralogia» come si è voluta definire una «panoramica» in quattro atti e quattro anni dal primo allestremo Puccini. Nel Foyer Toscanini della Scala, Bruno Ermolli, presidente del «Comitato nazionale celebrazioni pucciniane», ha presentato, con la consueta bravura e misura, il «secondo atto» pucciniano: il 18 giugno, nel Teatro allaperto di Torre del Lago, con Filarmonica e coro di Gabbiani, Chailly sul podio e quattro voci soliste: Ines Salazar, Fabio Sartori, Giorgio Surian e Domenico Colaianni.
Pagine notissime, pagine rare e un inedito: il preludio atto secondo di Manon Lescaut (la partitura viene dal Conservatorio di Napoli) che poi il compositore decise di omettere e che sintetizza vari momenti musicali e drammatici dellatto. Lavori giovanilissimi - il Mottetto per San Paolino (20 anni) - e un Adagetto (25 anni) decifrato, revisionato e concluso (un accordo di si bemolle) da Chailly e poi ripreso in Edgar. Il maestro milanese dirigerà anche pagine a tutti care da Manon Lescaut, appunto, dalla Bohème (finale quadro primo con la presentazione di Mimì e Rodolfo) e da Tosca (finale atto primo: da «Mario! Mario!» al Te Deum corale).
Lassessore al Comune di Viareggio parla del nuovo teatro di Torre del Lago da 3200 posti che, in luogo di un villaggio turistico, aprirà di qui a due anni e sarà la nuova sede del Festival Pucciniano (sono previsti un Auditorium da 800 posti e uno spazio museale).
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