Tossicodipendente ucciso a colpi d’ascia Il cadavere gettato nell’immondizia

Stefano Vladovich

Il volto fracassato da almeno 5 colpi d’ascia e coperto da un sacchetto di plastica nera, il corpo ormai senza vita gettato tra i sacchi dell’immondizia del cortile del condominio di via Scipione Franchetti, a Spinaceto, dove la vittima, 25 anni appena, era ospite di un amico. Uno scenario agghiacciante quello che si sono ritrovati di fronte i carabinieri di una pattuglia di Pomezia arrivati lì, ieri pomeriggio poco prima dell’ora di cena, per avere notizie di Roberto Nardi, tossicodipendente della zona con precedenti per furto e spaccio, di cui i genitori non sapevano più nulla da alcuni giorni.
Stando a una prima perizia, il ragazzo sarebbe morto tra le 12 e le 18 ore prima del macabro rinvenimento. Dunque, con molta probabilità, l’efferato delitto si sarebbe consumato nella notte tra martedì e mercoledì. E quasi sicuramente in casa dell’amico trentenne. Come confermerebbero alcune tracce di sangue rinvenute negli spazi comuni e nell’androne del condominio che porterebbero all’appartamento. Nella casa, stando alle testimonianze di alcuni vicini, oltre a Nardi e al proprietario vi sarebbero state altre persone, due uomini. Altri amici oppure gente dell’«ambiente» impegnata a «svoltare» la giornata tra droga piazzata e rifornita.
Finora l’ipotesi è che a un certo punto, durante un’animata discussione, fra i quattro dalle parole si sia passati presto alle mani. Al punto che la situazione è sfuggita al controllo. Un regolamento di conti fra piccoli delinquenti, personaggi non di calibro, scaturito da uno «sgarro» o da un debito non saldato. L’arma, intanto, è stata subito ritrovata. Era ancora nell’appartamento. Irreperibile l’amico che l’ospitava. Mentre i carabinieri del comandante Germano Passafiume stanno cercando di identificare anche gli altri due.

Forse il trentenne, comunque sconvolto per l’accaduto, è fuggito senza neppure pensare di liberarsi dell’ascia, su cui gli esperti del Racis, il reparto scientifico, ora potranno rinvenire elementi organici molto utili alle indagini. Oppure, pista non del tutto esclusa, il giovane sarebbe stato portato via dagli altri due, magari piombati in via Franchetti per reclamare un credito che non era stato saldato.
(Ha collaborato Alessia Marani)

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