nostro inviato a Madrid
Ancora non conosce la città, ma sembra avere le idee chiare su dove viverci. Antonio Cassano non ama lo splendido complesso della Moraleja ad Alcobendas, distante appena 20 minuti di auto dal centro, luogo nel quale alloggia la maggior parte dei galattici. Solo villette, niente negozi. In futuro lì sorgerà un centro commerciale, ma Cassano ha fretta di vivere lo shopping madrileno. Ecco che, per venirgli incontro, il Real Madrid si era detto disposto a concedergli un appartamento di 200 metri quadri a due passi dal Santiago Bernabeu. Lì aveva alloggiato, nella sua esperienza tra le merengues, Arrigo Sacchi. Guarda caso, uno dei maggior detrattori del barese. No grazie, la risposta del «talentino» (come lo definiva ieri Marca). Lennesimo sgarbo allex ct della nazionale che voleva convincere il presidente Perez a non acquistare il calciatore della Roma. Dunque, non è solo una questione di spazi (Cassano vivrà insieme alla fidanzata, alla madre e ai due cugini) ma di opportunità. Le soluzioni restano due: o una villa nel parco Conde Orgaz, una delle zone più chic della città dove vive Ronaldo, oppure - soluzione più probabile - a pochi passi dalla Gran Via, in pieno centro e molto vicino alla Puerta del Sol.
E mentre la Roma annuncia che il Real pagherà per il calciatore 5 milioni in tre rate, Cassano ha da poco concluso la sua prima conferenza stampa da madridista. Alle 15.50 varcherà per la prima volta le porte della Ciudad Real Madrid. Lagente Fifa Ernesto Bronzetti, uno dei protagonisti della trattativa, rivela un retroscena. «Lidea di portare Cassano al Real è nata quindici mesi fa allhotel Cicerone di Roma. Incontrai Antonio e il suo procuratore Bozzo e iniziai a parlare di questa possibilità». Ora divenuta realtà: Cassano risulta idoneo alle visite mediche effettuate allHospital de la Zarzuela, firma il contratto in sede dove riceve in dono una piuma, un orologio e il modellino del Bernabeu. Infine arriva emozionatissimo nella nuova cittadella madridista ancora in costruzione (una struttura di 222mila metri quadrati), mentre nel fratrtempo allo store del Real sono già state vendute un centinaio di magliette col suo nome. Al suo arrivo stringe la mano a Beckham, parla con Roberto Carlos (anche di Inter) e con Guti.
Saluto collettivo nello spogliatoio, mentre linfortunato Ronaldo corre sul prato e per nulla sorpreso dice «guarda quanti giornalisti italiani ci sono oggi!». Alle 17.
Totò cerca casa ma quella di Sacchi è troppo piccola
Vuole stare in centro, ma 200 metri quadri sono pochi per tutta la famiglia. La sua maglia va già a ruba. La Roma riceverà i 5 milioni in tre rate
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