Il malato grave ha preso un brodino aumentando di circa il 75% la raccolta rispetto alla settimana precedente (2.047 milioni contro 1.198) che resta però abbondantemente al di sotto della soglia dei 3.000 e passa milioni giocati nellultimo appuntamento della scorsa stagione. La denuncia de Il Giornale sulle sorti di Totocalcio, Totogol e Il9 ha avuto il merito di portare la situazione allattenzione dellopinione pubblica e soprattutto di chi dovrebbe averne a cuore le sorti. LAmministrazione dello Stato, che ha avuto in gestione le schedine dal 1° luglio 2002, ha inserito nel proprio sito lelenco dei punti vendita che, alla vigilia del week-and passato, erano 2.300: un decimo di quelle aperte fino alla scorsa stagione. Poi è cambiata la rete. E lattivazione dei nuovi punti, per ragioni legate alla trasmissione dei dati e alla licenza di pubblica sicurezza, va a rilento. Di sicuro il Totocalcio con i suoi nipotini, già in crisi da anni, ha subito un grave colpo nei primi due concorsi per la mancanza delle schedine con lindicazione delle partite e soprattutto la penuria di «ricevitorie» in grado di convalidare le giocate.
Su questi temi Antonio Tagliaferri, direttore per i giochi di Aams, ha fornito notizie parzialmente rassicuranti nel corso della trasmissione «Radio anchio - Lo sport»: «Il problema delle ricevitorie è legato al passaggio dalla vecchia alla nuova rete che si ispira a una nuova filosofia e propone alla clientela una proposta di gioco più articolata e completa rispetto al passato. Siamo consapevoli delle difficoltà oggettive incontrate dai giocatori, ma contiamo entro settembre di avere in funzione almeno il 50% dei punti vendita, allincirca 7-8 mila, e di andare a regime a ottobre-novembre. Quanto alla mancanza delle schedine con il palinsesto delle partite nella prima di campionato, è tutto vero. Si poteva però giocare lo stesso con la schedina Omnia ben conosciuta dagli appassionati. Non è colpa nostra se la Lega ha comunicato solo 3 giorni prima il calendario della Serie B impedendoci di stampare e distribuire in tempo utile le schedine».
Restano però alcuni fattori critici: 1) al momento i punti vendita sono pochi, in qualche caso introvabili, fino a venerdì scorso ne erano sprovvisti comuni popolosi come Pavia, Sondrio e Teramo; 2) a regime le ricevitorie saranno comunque in numero decisamente inferiore al passato (16.300 contro 21.
Il Totocalcio ha preso un brodino
Il passaggio delle consegne dalla vecchia alla nuova rete andava gestito meglio
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