Totti-Ilary, va in gol il matrimonio più gossip dell’anno

La Capitale si ferma per il matrimonio del capitano della Roma con l’ex «letterina». Selezionatissimi i 400 invitati

Marcello Di Dio

da Roma

C’era una volta il matrimonio di Carlo e Diana, che a fine luglio 1981 tenne incollate davanti alla tv 750 milioni di persone in tutto il mondo. Numeri da record, forse nemmeno sfiorati per il bis concesso da Carlo (stavolta con Camilla) il 9 aprile scorso o per la cerimonia romana del principe Emanuele Filiberto. Stavolta non siamo di fronte a un sì regale - anche se lo sposo è considerato l’ultimo re di Roma («ma non definitelo un nuovo Giulio Cesare», sottolinea il sindaco Veltroni) -, molti però l’hanno già battezzato il matrimonio dell’anno. Nella Capitale da mesi non si parla d’altro, l’esposizione mediatica dei due sposi è stata altissima. Tanto che è pure spuntata una lista di nozze online con 240 pezzi (fino a ieri sera ne erano stati venduti solo la metà).
Il conto alla rovescia è finito, oggi Roma si fermerà. Alle 17 Francesco Totti, per molti il calciatore italiano più forte, e Ilary Blasi, ex letterina e ora presentatrice in dolce attesa di un maschietto (nascerà a ottobre), si giureranno amore eterno nella basilica dell’Ara Coeli a due passi dal Campidoglio. Quattrocento invitati selezionatissimi, molti i vip. Per gli altri la lunga diretta su SkyTg24 (l’esclusiva sarà pagata mille euro al minuto, dunque 240mila euro per tutta la cerimonia devoluti in beneficenza al canile di Porta Portese). Molti tifosi saranno sotto la scalinata della chiesa per applaudire gli sposi, sempre che riescano a raggiungere il luogo della cerimonia: deviati almeno venti bus e spostati otto capolinea, chiuse al traffico via del teatro Marcello e Piazza San Marco, a due passi da Piazza Venezia, all’inizio e alla fine della cerimonia. E alcuni gestori di ricevitorie consigliano di giocarsi «li nummeri der capitano»: 10 (la maglia di Totti), 19 (giorno delle nozze), 6 (mese di giugno), 28 (matrimonio) e 65 (donna in attesa).
Davvero incredibile, se paragonato al sì segreto di Del Piero (pronunciato senza telecamere e davanti a 12 invitati 12) o a quello di Zambrotta, che ha scelto di trasformare i regali della lista di nozze in beneficenza. Ma a Roma si farebbe qualunque cosa per il capitano (il bimbo de oro, come lo definisce il pittoresco speaker dell’Olimpico). «Sono orgoglioso di essere romano», ha detto spesso Totti, una sorta di eroe capace di mettere d’accordo destra e sinistra. Tra gli invitati illustri ci saranno infatti D’Alema, Paolo Cento e Gasparri oltre che il senatore a vita Andreotti. Quest’ultimo già ospite della festa a Villa Miani, preludio (e anche questa è una novità) al matrimonio. Un matrimonio da favola - dodici telecamere riprenderanno l’evento - che vivrà i classici momenti di qualsiasi sì: lo sposo Francesco, con accanto la mamma Fiorella, aspetterà davanti all’altare la promessa sposa Ilary, che arriverà sotto il braccio del padre Roberto. Nei posti riservati ai testimoni la sorella Silvia e la cugina Cristina Cesaro per la Blasi, il fratello Riccardo e l’amico Angelo Marozzini per il capitano della Roma. A celebrare Massimiliano Di Lisa, familiarmente Don Max per Francesco e per Ilary - che ha cresimato -, il vice parroco della chiesa di San Giuseppe in Copertino. Che ha qualche anno in più di Totti (34), ama girare in moto (come un Don Camillo dei tempi moderni, vedi il Terence Hill di un recente remake) e naturalmente è tifoso giallorosso. È stato lui a svelare le letture scelte dagli sposi, dalla prima lettura con il libro secondo della Genesi, versetti 18 e 24, in cui si parla della creazione della donna, al Vangelo di San Matteo. Il sindaco Veltroni, che poi riceverà gli sposi in Campidoglio per un brindisi subito dopo la cerimonia, leggerà gli articoli del codice civile.
«Mi verrà da ridere..., poi è chiaro che quando sarò lì mi emozionerò», le parole di Totti che saranno mandate in onda nell’immediata vigilia del sì. E lo «show» pre-cerimonia proseguirà con le confidenze del suo ex allenatore Zeman. «All’inizio avevo dei pregiudizi su Totti, un po’ perché‚ venendo dalla Lazio, lo consideravo un nemico, un po’ perché non mi piacevano certi atteggiamenti. Poi, conoscendolo di persona, ho capito che è un ragazzo eccezionale, in campo e fuori». E con quelle di Maurizio Costanzo. «Il successo di Totti? È merito del padre.

Dopo ogni partita, ancora oggi, gli dice: oggi me parevi una pippa». Come in ogni favola, non mancherà il finale hollywoodiano: una limousine nera condurrà gli sposi al castello di Torcrescenza per la megafesta. Stavolta senza diretta tv, i tifosi romanisti capiranno.

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