Totti: «Tra Inter e Manchester preferirei battere gli inglesi»

«Il 7-1 è stato un disastro: pensavamo già al Milan o al Bayern... Adesso mi vendicherò con un cucchiaio»

da Roma

In cima ai suoi pensieri c’è il Manchester. Già, proprio quei Red Devils che inflissero alla Roma un severo 7-1 nell’ultima avventura in Champions League. E poco importa se sabato i riflettori dell’Olimpico illumineranno la sfida scudetto contro l’Inter di Ibrahimovic. Totti scruta l’orizzonte, sogna la vendetta europea e nel giorno del suo trentunesimo compleanno, lancia la sfida a Cristiano Ronaldo. «Vogliamo vincere entrambe le gare – dichiara -, ma tra un successo con l’Inter e uno con il Manchester, preferirei il secondo: quella in terra inglese potrebbe essere la partita giusta per rifare il cucchiaio. Ma è meglio non dirlo prima, altrimenti se lo aspettano».
Il capitano punta l’obiettivo sulla kermesse internazionale. E spiega il perché. «Quanto accaduto lo scorso anno all’Old Trafford è stato un disastro. Sono stato male, mi sono sentito depresso. Perdere una partita in quel modo... Eravamo sicuri di passare il turno e di andare in semifinale. E pensare che prima del match ci eravamo domandati se fosse stato meglio incontrare il Milan o il Bayern...». Un’ammissione in piena regola. «La partita di martedì, va affrontata come se fosse un quarto o una semifinale. A ciò che è accaduto lo scorso anno, dovremo pensare solo prima di entrare in campo. Se mostreremo la determinazione di questo inizio stagione, potremo fare una grande partita».
L’atto di sincerità merita attenzione. Ma resta una grande verità: all’Olimpico, domani pomeriggio, andrà in scena un vero e proprio scontro tra titani. «Tutti ci danno per favoriti – incalza Totti - e se continueremo così sarà difficile fermarci. Siamo una squadra cinica, competitiva, con tanti giocatori che fanno la differenza. Possiamo e dobbiamo arrivare fino in fondo. Però insieme a noi ci sono anche Inter e Milan: per me sono loro le favorite. E occhio alla Juventus: è una buona avversaria».
Domani, contro i nerazzurri di Roberto Mancini (che all’Olimpico verrà accolto da 15mila fazzoletti), mancheranno all’appello Aquilani, Taddei e Cassetti. Ma il capitano ci sarà. Il problema al flessore della coscia destra, è ormai un brutto ricordo. E dopo aver saltato lo scoppiettante duello di Firenze (la Roma è furiosa per l’arbitraggio, ndr) e aver festeggiato il compleanno «dormendo abbracciato a mio figlio...», il tenero papà è pronto per tornare in pista. «Speravo di brindare con una bella vittoria – confessa - ma vincere su un campo difficile come quello di Firenze, non è un’impresa da poco. Abbiamo dimostrato di essere una bella squadra. Anche senza di me e altri importanti giocatori. Ma ora ci attendono tre giorni di fuoco...». Un regalo rinviato, dunque. Anche se il numero dieci ha già fissato la data. «Spero di riceverlo a maggio...». Un’ammissione dal sapore di scudetto. Totti ci pensa, ci crede.
Uno sguardo al presente e un salto nel futuro. «Il Pallone d’Oro è un mio obiettivo: cercherò di conquistarlo». De Rossi gli ha appena inviato un videomessaggio di auguri attraverso Roma Channel. Il mediano prova a stuzzicarlo: «Francè, molla un pochino, hai quasi cinquant’anni...». La replica arriva puntuale. «Tranquillo – ironizza - gioco ancora quattro, cinque stagioni e poi ti lascio lo scettro. Daniele è un furbetto: vuole la fascia di capitano e anche calciare i rigori...». Sorrisi e battute. Totti si gode il presente. Vuole continuare a vincere e a segnare. La Roma, i tifosi, questa città, rappresentano il suo mondo.

Un mondo che lo ha aiutato a superare il tremendo infortunio e lo ha spinto verso il successo dei Mondiali di Germania. La finale contro la Francia, è stata la sua ultima partita in azzurro. «Ormai è un discorso chiuso», taglia corto.

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