Totti s'arrabbia sul catenaccio E ora Ranieri rischia la panchina

La critica del capitano dopo il ko contro il Bayern Monaco. Il tecnico: "Appena l'ho sostituito abbiamo sfiorato il gol"

Totti s'arrabbia sul catenaccio 
E ora Ranieri rischia la panchina

«Siamo ritornati al vecchio catenaccio», ha detto Francesco Totti mercoledì sera all’Allianz Arena, neanche mezz’ora dopo il 2-0 contro il Bayern in Champions League.

«Come l’ho tolto abbiamo sfiorato il gol del pareggio», gli ha risposto Claudio Ranieri.

La Roma non è in crisi, è solo un torpore giallorosso. Rosella Sensi al momento di imbarcarsi per Fiumicino era quasi rassegnata: «È stata una serata particolare. Non sono felice, ma fiduciosa». Non era ancora a conoscenza del botta e risposta fra il capitano e l’allenatore, poi quando è scesa dal charter e si è accorta che non c’era neppure un’ombra di tifoso ad attendere la squadra, ha chiesto notizie e ha deciso immediatamente di imporre il silenzio stampa ai giocatori. Non si tratta di un vero silenzio stampa, viene precisato, l’allenatore Claudio Ranieri ne è esentato, lui può parlare fin quando vuole, tanto a Roma comanda Totti. «Se stai con dieci giocatori dietro la linea della palla non vinci le partite - gli ha ricordato il capitano -. E infatti noi non abbiamo mai tirato in porta». Quando hanno girato le dichiarazioni all’allenatore, è arrivata subito la rasoiata: «Quando l’ho tolto nel derby e abbiamo vinto, tutto andava bene. Con il Bayern mi serviva un giocatore in grado di raccordare centrocampo e attacco e lui non ci riusciva, lo stava facendo solo Borriello». Magari Ranieri avrà anche ragione ma si sta scavando la fossa, i bookie l’hanno già messo nel mirino. Un pareggio e tre sconfitte in quattro partite ufficiali fanno una puntata bancata a 16, in serie A solo Giampaolo, De Canio e Malesani sono più bassi, per lui sembra proprio un momento no, a fine agosto il suo eventuale esonero era offerto a 50, ovvero altamente improbabile.

Comunque appena è scattato il silenzio stampa, Nicolas Burdisso ha rilasciato le sue impressioni: «Totti ha ragione perché davanti ha poca assistenza». Sui siti è un trionfo personalissimo del capitano, neppure il trenta per cento si schiera con l’allenatore che prima di incontrarsi con la squadra, al riparo da orecchie indiscrete nel centro tecnico Fulvio Bernardini, ha dettato due righe: «Fare delle scelte fa parte del mio mestiere, il tridente non riusciamo a supportarlo se non corrono tutti, eravamo abituati a Totti solo davanti senza punte di riferimento, ora abbiamo Borriello, Adriano e anche Vucinic, dobbiamo cambiare altrimenti cosa li abbiamo comprati a fare?». Ranieri dovrebbe aderire al silenzio stampa, per il suo bene, troppo schietto, rischia. Pare che ieri dopo il rapporto alla squadra, il tecnico si sia incontrato con Francesco, loro due soli a spiegarsi.

Niente è trapelato, si sa solo che Totti non verrà multato dalla società per le dichiarazioni contro Ranieri che si è mostrato fiducioso: «Il bello dello sport è che tra tre giorni si ricomincia». Gioca contro il Bologna di Malesani, esonero bancato a 3,25, insomma Ranieri per i bookie sta meglio. Ma per stare benissimo basterebbe una frase di Totti: «Stavo a scherzà».

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