Traffico, le 10 buone azioni di Tajani

Ogni anno l’1 per cento del Pil europeo è perso a causa di ritardi o altri problemi dovuti alla congestione urbana. E, secondo un sondaggio condotto da Eurobarometro, quello del traffico è il problema più sentito in Europa: 9 cittadini su 10 si dichiarano insoddisfatti, ritenendo che la situazione nella loro città dovrebbe essere migliorata. E di molto. Il vicepresidente della Commissione europea con delega ai trasporti, Antonio Tajani, lo ha sottolineato presentando ieri a Roma le «dieci azioni» da avviare in quattro anni previste dal piano d’azione europeo sulla mobilità urbana. Un documento varato a fine settembre e già presentato a Bruxelles a inizio ottobre.
«Ci troviamo di fronte a una sfida alla quale l’Unione europea non può sottrarsi - afferma Tajani, indicando anche che circa il 70 per cento della popolazione europea vive nelle aree urbane - l’85 per cento del Pil Ue è generato nelle grandi città, il 40 per cento delle emissioni di Co2 e il 70 per cento di quelle di altri agenti inquinanti prodotti dal trasporto stradale sono dovuti proprio al traffico urbano».
E per cercare di snellire la circolazione stradale a Roma saranno stanziati tre milioni di euro per un progetto di riqualificazione di tre direttrici del raccordo anulare e circa 7 milioni per la riqualificazione della stazione Tiburtina. Gli interventi sono previsti dalla Commissione europea nell’ambito dei progetti delle reti trans-eureopee di trasporto. «Si tratta di previsioni importanti per una città come Roma - aggiunge Tajani - che ha quasi tre milioni di abitanti più tutti coloro che vi abitano. Presto definiremo documenti di orientamento su aspetti importanti dei piani di mobilità urbana sostenibile, come la distribuzione delle merci nelle aree urbane, la sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e i sistemi di trasporto intelligenti per la mobilità urbana. E, da questo punto di vista, la città di Roma sembra già aver recepito già i messaggi che arrivano dall’Europa». Tra l’altro Tajani riferisce che la commissione europea ha chiuso la procedura d’infrazione per la realizzazione della metro B1. Questo sbloccherà i lavori, il cui importo era di circa 492 milioni di euro.
«Molti dei punti previsti nel progetto CE - commenta il sindaco Gianni Alemanno - sono contemplati nel nostro piano strategico per la mobilità sostenibile, anche se la nostra è una città che soffre problemi secolari, uno tra tanti quello dell’enorme difficoltà nel creare una rete viaria suburbana causa la presenza di numerosi reperti archeologici. Ciò nonostante, Roma accoglie con entusiasmo l’invito ad avviare gli interventi necessari ad una nuova mobilità cittadina, ed è pronta ad affrontare le sfide per rendere sostenibile il trasporto urbano».
Sulla questione interviene anche il presidente della commissione Mobilità del Comune di Roma, Antonello Aurigemma: «A seguito della riunione nel quale il commissario europeo Antonio Tajani ha illustrato il piano d’azione della mobilità urbana - dichiara - apprendiamo con entusiasmo che il lavoro che stiamo svolgendo su Roma è in sintonia con il piano. Non è un punto di arrivo, ma di partenza, tanto che convocheremo per lunedì mattina una Commissione con Roma Metropolitane per verificare se possono esistere finanziamenti europei della Linea D, o delle sue infrastrutture di interscambio con il resto della rete metropolitana».

«Lo scopo primario per i cittadini di Roma - aggiunge - è quello di creare e realizzare con obiettivi a breve, medio e lungo periodo le opere che questa città sta attendendo da più di trenta anni, per poterci così mettere al pari delle altre capitali europee. Procederemo subito con i lavori della commissione a valutare tutte le opportunità che la Comunità europea mette a disposizione per finanziare la linea D».

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