Traffico, in 13 strade decibel da concerto rock

Ricerca di Assoedilizia: in corso XXII Marzo o viale Monte Nero l’inquinamento acustico da traffico supera gli 80 decibel. Salute a rischio

In tredici vie della città il rumore del traffico è pari al frastuono all'interno di una discoteca. È quanto emerge dalle rilevazioni di Assoedilizia, che ha effettuato una serie di monitoraggi per individuare l’intensità dell’inquinamento acustico a seconda delle vie e zone di Milano. Una vera e propria mappa del rumore, a pochi giorni dall'approvazione del piano di zonizzazione che dovrebbe essere varato dalla prossima giunta comunale. A essere determinante è la soglia degli 80 decibel, oltre la quale i rumori sono quelli di una discoteca o un concerto rock e causano disturbi neurologici con danni all’udito e malattie psicosomatiche. Un livello ampiamente superato in corso XXII Marzo, dove l’inquinamento acustico nell’intero arco del giorno è di ben 93,2 decibel. E nella top ten del rumore ci sono anche viale Sant’Elia (91,1 decibel), via Novara (87,7), viale Filippetti e viale Fulvio Testi (entrambi a 87,3), viale Romagna (87,1), corso Lodi (86,2), via Sondrio (85,5), viale Monte Nero (82,6) e corso Garibaldi (82). Ma superano gli 80 decibel anche viale Fermi, via Ascanio Sforza e viale Premuda. Grazie ai dati di Assoedilizia è possibile stabilire anche una classifica del frastuono a seconda delle zone. Il centro storico, si colloca esattamente a metà con livelli pari a 74,99 decibel, mentre due zone hanno una media costantemente sopra la fatidica soglia degli 80 decibel: la 4, a est della città (a quota 82,07), e la 9, a nord, con 81,82. Appena sotto la zona 3 (79,57) e la 2 (78,9), mentre dormono sonni più tranquilli i residenti delle zone 5 (72,52 decibel), 7 (con 71,72) e 8 (con 70,86) e l'invidiabile record del silenzio conquistato dalla zona 6 con 68,16 decibel, ben 14 in meno della zona 4. La colpa principale del rumore non è però delle macchine, come verrebbe da pensare, quanto piuttosto dei tram, che in curva superano spesso i 100 decibel. Ne sanno qualcosa gli sfortunati residenti di corso XXII Marzo, dove transitano le linee 12 e 27, che fanno registrare un frastuono di ben 104,1 decibel. E passano la notte a maledire il rumore anche quanti hanno l'appartamento che dà su viale Fulvio Testi: nel tratto iniziale le linee 5, 7 e 11 raggiungono i 102,1 decibel, mentre allontanandosi dal centro si scende (di poco) a 96,7.
Spiega Ezio Rendina, responsabile dell’Ufficio studi Rumori e vibrazioni di Assoedilizia, che «i dati evidenziano che occorre prima di tutto intervenire sui percorsi dei tram, addolcendo le curve troppo brusche e costruendo barriere per l'abbattimento del rumore».

Mentre per il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, «la sensazione è che manchino controlli della polizia locale sulle emissioni dei rumori, che vanno combattuti nel momento in cui si producono. Occorre una tolleranza zero contro clacson, sirene e motociclette fracassone, utilizzando in modo rigoroso i bollini blu per il controllo della rumorosità».

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