Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione
Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione

Tragedia a Como Muore il Pd Sarfatti Finisce nel lago con la sua macchina

MilanoLa campagna elettorale per la scelta del sindaco di Milano perde in modo drammatico uno dei suoi protagonisti: all’una e mezza di ieri notte precipita con la sua auto nel Lago di Como Riccardo Sarfatti, architetto e imprenditore, una delle personalità più in vista del centrosinistra nel capoluogo lombardo. Sarfatti era stato l’unico, tra i tanti candidati messi in campo negli scorsi decenni dall’opposizione a Milano, a non svanire nel nulla dopo la sconfitta. Nel 2005 il centrosinistra aveva puntato su di lui per strappare a Roberto Formigoni la presidenza della Regione Lombardia, Sarfatti ne era uscito perdente ma era rimasto in prima fila nel dibattito politico all’interno del Pd e dei suoi alleati.
Anche negli ultimi giorni Sarfatti aveva giocato un ruolo decisivo nelle travagliate vicende interne al centrosinistra in vista della corsa a Palazzo Marino, dove nel maggio prossimo scade il mandato del sindaco Letizia Moratti. La ricerca di un candidato credibile, partita tra incertezze e ritardi dopo il rifiuto del direttore del Corriere Ferruccio De Bortoli, aveva visto il Pd «bruciato» dalla discesa in campo di Giuliano Pisapia, ex deputato di Rifondazione. Sarfatti insieme all’associazione «Milano Riparte», composta da molti grandi vecchi del progressismo milanese, aveva premuto perché il centrosinistra uscisse dall’impasse. Ma negli ultimi giorni il fronte si era diviso. Mentre «Milano Riparte» sceglieva di candidare l’anziano giurista cattolico Valerio Onida, Sarfatti e il Pd decidevano di puntare su Stefano Boeri, architetto e urbanista. Martedì scorso Sarfatti aveva partecipato sia alla presentazione della candidatura di Boeri, sia in serata all’assemblea con Onida, dove aveva cercato di convincere il docente a desistere per non indebolire la candidatura Boeri. Ma non c’era stato niente da fare. E Sarfatti aveva lasciato amareggiato la sala dell’assemblea.
La morte lo ha colto a Tremezzo, sulla sponda occidentale del Lago di Como. Stava rientrando da Milano verso la sua casa di campagna, era quasi arrivato a destinazione quando ha perso il controllo della sua Bmw, ha sfondato il guardrail e dopo un volo di cinque metri è piombato nel lago. È riuscito a chiedere aiuto, il dipendente di un albergo si è coraggiosamente lanciato in acqua per cercare di soccorrerlo, ma Sarfatti ma non è stato in grado di sganciare la cintura di sicurezza e si è inabissato insieme all’automobile. I vigili del fuoco lo hanno recuperato ieri mattina intorno ai venticinque metri di profondità.
Era nato a Milano il 3 aprile 1940 da una famiglia sefardita e nel capoluogo lombardo si era laureato in architettura.

L’ingresso in politica, a sessantacinque anni, era arrivato al termine di una carriera universitaria e imprenditoriale che lo aveva portato ad insegnare a Milano e a Venezia, a fondare un’azienda di illuminotecnica e a guidare l’associazione di settore. Dichiarazioni di cordoglio sono arrivate numerose da esponenti politici di ogni appartenenza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica