Al traguardo del Derby una sorpresa targata Milano

Il giovane emiliano si infila spavaldamente nel plotone al comando ma viene «respinto» dai senatori (fra cui l’iridato Bettini, secondo) che, tempo fa, aveva apostrofato come «vegetali»

da Roma

Dal cilindro della 124ª edizione del Derby di galoppo è uscito l'inatteso Awelmarduk che ha pagato al totalizzatore 38 volte la posta. Sarà meglio chiarire subito che Awelmarduk - nato e allevato in Italia da Felice Villa che ne è anche il proprietario sotto le insegne della scuderia Effevi - non ha la faccia del campione, anche se è indiscutibilmente un buon cavallo, dotato della migliore dote per un purosangue: il cambio di marcia secco che spesso fa la differenza. Ma anche se non passerà alla storia del «nastro azzurro» questo simpatico baio con due balzane posteriori che porta il nome di un re babilonese, ieri ha dimostrato di essere il migliore dei 14 purosangue di 3 anni in pista alla caccia del milioncino di euro appeso sul traguardo. Merito di Awelmarduk, ma anche di un eccellente Endo Botti che in sella al cavallo allenato dal padre Giuseppe e dallo zio Alduino ha montato in punta di redini, conquistando il suo primo Derby della carriera.
Ligio agli ordini di papà e zio, Endo - il suo nome è un diminutivo di Edmondo, il nonno - ha mantenuto Awelmarduk nelle ultime posizioni sino in retta d'arrivo dove ha iniziato una spettacolare rimonta al centro della pista. Intanto l'ambizioso Zar Solitario, montato dal grande Lanfranco Dettori, portatosi subito al comando delle operazioni, subiva ai 400 finali il furibondo attacco di Rob's Love. Quest'ultimo passava in testa ai 200 conclusivi, ma veniva impegnato dal favorito tedesco Shrek e, soprattutto, da Awelmarduk che con il suo splendido volo d'angelo dominava per mezza lunghezza sul traguardo Shrek che regolava a sua volta per un incollatura Rob's Love per il posto d'onore.
A distanza dai primi tre Sopran Promo conquistava un netto quarto posto davanti a Il Cadetto che alla quarta uscita della carriera perdeva la propria imbattibilità.
Va detto che nel Filiberto, non più tardi di tre settimane fa, Sopran Promo aveva battuto chiaramente Awelmarduk, anche se l'entourage dei Botti aveva recriminato per la tattica avversa, covando già da allora la rivincita che si è puntualmente verificata. Tutti bocciatissimi gli altri e con scarse possibilità di appello.
Awelmarduk è un cavallo milanese che ha disputato sinora 7 corse, tre delle quale vinte. Ma la cosa fondamentale per lui era imporsi nel Derby, la corsa della vita che vale una carriera.

Sono stati davvero bravi a prepararlo a puntino per questo appuntamento Alduino e Giuseppe Botti, due allenatori di altissimo livello: basta dire che i «fratelloni» negli ultimi 33 anni hanno vinto qualcosa come 32 scudetti per numero di corse vinte. Fosse successo nel calcio avrebbero già una via a loro dedicata, ma si tratta soltanto della vituperata - spesso a torto - ippica di casa nostra.

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