Trans violentati e rapinati: due giovani libici in manette

Due italiani di origine libica, di 22 e 24 anni, sono stati arrestati ieri dai carabinieri della compagnia Parioli con l’accusa di sequestro di persona, rapina, e violenza sessuale, reati che avrebbero commesso ai danni di due transessuali, oltre alla detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli episodi criminosi sarebbero stati due, ravvicinati nel tempo e condotti con le stesse modalità. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, in entrambi i casi, i due avrebbero abbordato i transessuali in strada, con la loro auto di lusso, convincendoli a salire a bordo del mezzo. Poi, sotto la minaccia di coltelli a serramanico, li avrebbero costretti a subire le violenze per rapinarli prima di lasciarli andare.
Gli uomini dell’Arma, grazie ai dettagli forniti dai transessuali nelle rispettive denunce, sono però riusciti a identificare l’automobile, bloccandola mentre era a bordo uno dei due presunti rapinatori. Giunti nel suo appartamento, dalle parti di piazza Bologna, i carabinieri hanno poi trovato elementi che accreditano la responsabilità della rapina a carico dei due.
Nella casa, durante la perquisizione, è stato infatti sorpreso anche il complice e sono stati sequestrati i due coltelli utilizzati durante le rapine e alcune dosi di hashish e cocaina.

I due uomini di origine libica sono stati inoltre riconosciuti dai transessuali vittime dei due colpi. Così i rapinatori sono stati portati nel carcere di Regina Coeli. Uno dei due arrestati aveva già dei precedenti penali specifici per reati contro il patrimonio, la persona e per detenzione di stupefacenti.

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