Valentina Giuli
Le banche investono sempre più nellon-line e nei servizi cosiddetti «in remoto». Costi ridotti, niente filee la possibilità di usufruire del servizio 24 ore su 24 sono i vantaggi che spingono il cliente a scegliere il canale web. Secondo lultimo World Banking Report di Capgemini, Ing Direct ed European Financial Management and Marketing Association (Efma), oltre 40 tra le principali banche mondiali prevedono, entro il 2010, di effettuare più di un terzo delle vendite dei propri servizi, dai mutui ai prodotti assicurativi, al di fuori del canale tradizionale.
Nellultimo anno i prezzi dei servizi bancari sono diminuiti mediamente dell1,5%, passando dai 78 euro del 2004 ai 76 del 2005. Tendenza favorita, soprattutto nella zona Euro, dalla drastica riduzione, pari al 28%, dei prezzi dei servizi bancari on-line. In Cina, per contro, questi sono diventati più cari del 3,4%; le banche, infatti, hanno cominciato a far pagare i serivizi Internet. Oggi circa il 18% delle transazioni bancarie mondiali vengono svolte in rete e il 9% tramite call center. Un mercato destinato a crescere, che nel 2010 potrebbe arrivare a coprire il 28% del totale per il web e il 12% per il call center. Attualmente i mercati più maturi sono quello inglese e americano, anche se la Finlandia è allavanguardia nei servizi bancari on-line. È stata la finlandese Merita Bank a introdurre nel 1992 il mobile phone banking e addirittura nel 1984 aveva già introdotto il pc-banking. Gli inglesi, da parte loro, costituiscono il mercato di riferimento europeo: carte di credito, assicurazioni sulla casa e sullauto sono prevalentemente richieste utilizzando il web o il telefono; oltre il 50% dei sottoscrittori di mutui ricorre allon-line.
In Italia si tratta di un mercato che si è sviluppato in maniera consistente, sia dal lato dellofferta che della domanda, solo negli ultimi due-tre anni. Secondo un recente studio condotto da Nextplora nellultimo anno è cresciuto del 21% il numero di utenti di conti correnti (soprattutto di Fineco, Unicredit e Sanpaolo Imi) che è ricorso almeno una volta negli ultimi 12 mesi alle-banking, arrivando a quota 58% sul totale. Giroconti e bonifici sono le transazioni più eseguite (53%), seguite da pagamento di bollettini (32%), imposte e tributi (29%). Ben il 62% dei correntisti ricorre a Internet per il trading, al contrario degli inglesi, dove invece gli investimenti ad alto rischio vengono in genere portati a termine «face-to-face».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.