Roma - Il trasporto aereo avrà bisogno di almeno tre anni per tornare a ritmi di crescita sostenuti e altre compagnie sono destinate alla bancarotta. La previsione è del direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani, autore di un quadro a tinte fosche che si innesta sui dati tutt'altro che positivi diffusi da Eurocontrol (l'organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea): nel 2009 c'é stato un calo record dei voli in Europa, con una flessione del 6,6% rispetto all'anno precedente. Il totale dei voli, lo scorso anno, è stato di 9,4 milioni, ma almeno il traffico è sceso in modo più consistente nel primo semestre rispetto al secondo (-8,6% e -4,8%). Tutti gli Stati hanno registrato meno voli, ma il calo maggiore ha interessato Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi. In controtendenza la sola Turchia, con una crescita moderatamente forte (+4%). Tutti i segmenti di mercato si sono ridotti, ma il business, il cargo e il charter sono stati i più colpiti (circa -15% rispetto al 2008). Prima il low cost poi il settore d'affari sono tornati a crescere, seppure debolmente, nelle ultime settimane dell'anno.
Qualche segnale positivo è comunque atteso per il 2010: secondo Eurocontrol, infatti, solo il maltempo ha impedito un ritorno alla crescita a gennaio dei voli tradizionali. Per l'intero anno che è appena cominciato, l'organizzazione prevede un debole aumento del numero dei voli in Europa pari all'1,7%, rispetto a una media storica più vicina al 4%. "Ci sono segnali di miglioramento economico - osserva David McMillan, direttore generale di Eurocontrol - in quanto alcuni Stati sono usciti dalla recessione. Tuttavia, permangono rischi al ribasso, se la ripresa economica va in stallo. Nella situazione attuale, le previsioni per il 2011 sono molto incerte e la crescita è prevista sotto la media del 3,2%".
Anche secondo Bisignani occorre cautela: ricordando che il settore negli ultimi 10 anni ha accumulato perdite per 50 miliardi di dollari a livello globale, di cui 11 nel solo 2009 quando i ricavi sono scesi di 80 miliardi di dollari, Bisignani ha parlato di "numeri shock": "Abbiamo avuto - ha spiegato -
dieci anni terribili. Ci vorranno almeno tre anni per tornare al livello di crescita che abbiamo perso". Secondo Bisignani, inoltre, altre compagnie falliranno, dopo le 34 che sono uscite dal mercato a partire dal 2008.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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