Trattative per salvare il teatro

Quarantuno posti di lavoro a rischio, un debito da sanare intorno ai seicentomila euro e, per adesso, nessun aiuto ulteriore per provare a salvare il teatro dell’Archivolto. Il grido d’allarme lanciato lo scorso 22 aprile dalla direttrice Pina Rando e dal direttore artistico Modena Giorgio Gallione sembra essere rimasto inascoltato. A quanto pare al loro appello per un incontro tra tutti i parlamentari liguri di ogni estrazione politica non si sarebbe presentato quasi nessuno e, comunque, quasi nessuno si sarebbe ancora fatto carico del problema. Ad interessarsi del caso al Senato ci starebbe pensando Giorgio Bornacin (Pdl).
Sull’esito della colazione con i potenti della terra ligure e delle trattative bocche cucite da parte di chi sta tentando di salvare il teatro Gustavo Modena di Sampierdarena: «I contatti con gli enti locali e con deputati e senatori vanno avanti - spiega Giorgio Gallione - non ci siamo arenati, è vero che le difficoltà permangono tutte, ma dobbiamo sforzarci nell’essere ottimisti». Sarà un’estate calda quella dello staff dell’Archivolto che oltre a seguire l’itinerario del Mondomare festival dovrà concludere la partita perché, come sostenne Pina Rando nell’incontro che i dirigenti del teatro tennero con la stampa, «senza ulteriori contributi è anche inutile mettersi a fare un bilancio in previsione della prossima stagione».


«C’è bisogno che la città e la Regione si mobilitino, ci aiutino a trovare le risorse utili per poter proseguire la nostra esperienza - prosegue Gallione -Quello che stiamo cercando di fare è avere incontri differenziati con più personalità possibili per poi arrivare a creare un’unica complicità. Quello che vogliamo fare è centrare l’obiettivo e spero che tutti quelli che possono remino nelle stessa direzione».

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