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Travaglio: "Ad Annozero 1.500 euro a puntata"

Il giornalista, favorevole alla norma Calderoli per la pubblicazione degli stipendi della Rai, rivela il suo compenso per la partecipazione al programma di Santoro: "Meno dell'ultima gamba destra di una soubrette. E sono lordi". Garimberti assicura: "Mio devoere tutelare impresa e dipendenti"

Travaglio: "Ad Annozero 1.500 euro a puntata"

Roma - "Sono terrorizzato all’idea di quando saranno pubblicati i compensi: io prendo meno dell’ultima gamba destra di una soubrette: 1.500 lorde a puntata". Con tono ironico Marco Travaglio, durante la registrazione di Otto e Mezzo in onda questa sera su La7, rivela così il suo compenso ad Annozero. "Parametrate a quanto guadagna, o meglio non guadagna un operaio è un privilegio - prosegue il giornalista -, ma parametrate a un programma da 5 milioni di persone, rispetto alle cifre che si sentono, probabilmente è un po' pochino". Il giornalista, che ha poi ribadito di essere "favorevolissimo alla pubblicazione dei guadagni dei conduttori Rai, non nei titoli di coda, ma in rete" ha dichiarato a proposito del futuro di Annozero: "Non ho la più pallida idea se il programma riprenderà in autunno, ma sarebbe importante che si riveda una trasmissione che il pubblico gradisce. Non conosco le logiche della Rai, ma penso che oggi loro abbiano un problema: devono decidere se sia meglio avere Santoro a piede libero, senza fiatargli sul collo, o se sia meglio tenerselo dentro e continuare a mobbizzarlo con multe, minacce di multe, sanzioni, autorithy e tutto l’ambaradan".

Garimberti in difesa "Credo che sia doveroso da parte mia fare tutto il possibile per difendere la Rai, la sua autonomia e la sua natura d’impresa per consentirle di stare sul mercato in condizioni di parità coi suoi competitor e per tutelare in questo modo il lavoro di tutti i suoi dipendenti. E sono deciso a farlo in tutte le sedi istituzionali forte della coesione del Cda su questo tema".

Lo dice il presidente della Rai Paolo Garimberti.

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